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sabato 11 gennaio 2014

Una città trasandata


Non è un palazzo abbandonato, dentro vi troviamo uffici aperti e chiusi al pubblico, associazioni combattentistiche e d'arma, l'università della terza età, laboratori e chissà quante altre cose. Il movimento di cittadini durante il giorno è tutt'altro che modesto. E' il maggior palazzo della città sia come superficie occupata che come razionalità "gesuitica" funzionale a tante opportunità. All'epoca dei faraoni nostrani un progetto ne prevedeva e tuttora ne prevede l'utilizzo come ostello e centro culturale legato alla via Francigena. 
Lo stato del portale principale non ha bisogno di commenti e, al limite, è inutile pure la foto, visto che da quella porta siamo più volte entrati tutti. Ma resta così, da vent'anni e forse trenta.
Pierre Barilli in un suo limpido post constata che l'incuria, anche nelle piccole cose, ha tanti padroni e padroncini ed arriva alla condivisibile conclusione: 
"E' questa una deformazione strutturale che, lo dico a ragion veduta, travalica il problema del ricambio della classe politica; destra o sinistra non c'è un partito dell'efficienza e uno dell'inefficienza. C'è un sistema che nei fatti premia l'inefficienza.
Rimuovere questa mentalità è probabilmente tempo perso  perché non è un problema soltanto politico è un problema soprattutto culturale che riguarda abitudini e comportamenti  radicati nel tempo.
Comunque, a latere, è anche per questo  che i partiti, da forze di progettazione e da centri di dibattito politico, sono diventati organismi accumulatori e distributori di favori grandi e piccoli e la politica l'è morta sostituita da quel moribondo che si chiama partitocrazia, ia ia o!"
Ma "a latere" qualcosa di più preciso Pierre dice, leggiamolo, l'articolo POTERE E INEFFICIENZA lo si raggiunge cliccando sul titolo.





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