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giovedì 15 febbraio 2018

La favola triste del Palazzo Velato e di due topi.

Il “Palazzo velato”
Gli alunni della classe 4H della scuola 
Primaria Ongaro

Lunedì 23 maggio 2016


Dialogo fra due topi:MMM…che bel posticino sporco e puzzolente! E’ proprio l’ideale per accasarci!Ottima idea Pongo! Con tutta questa spazzatura, altro che turisti, la gente girerà alla larga e noi potremo vivere e moltiplicarci in pace!!!
Siamo a Fidenza.
A due passi dal magnifico Duomo romanico c’è (ma forse sarebbe più corretto dire c’era una volta, perché sono anni ormai che nessuno lo vede più) lo storico Palazzo degli Arzaghi.


Il Palazzo degli Arzaghi, o più semplicemente Palazzo Arzaghi, è uno dei palazzi residenziali più antichi della nostra città ed è sicuramente il più elegante, con le sue armoniose forme cinquecentesche. Deve il proprio nome alla nobile famiglia degli Arzaghi che lo abitò per più di 300 anni, dalla sua costruzione, risalente al XVI secolo, fino al 1842 quando la famiglia si estinse.
Dopo quella data il palazzo passò nelle mani di diversi proprietari; nei testi della storia di Fidenza si legge che sul finire del 1800 le sorelle Saini, che a quel tempo vi risiedevano, aprirono nel palazzo il primo asilo infantile dell’allora Borgo San Donnino.
Nel corso degli anni il palazzo cambiò di nuovo molti proprietari restando abitato fino al 1982.

Poi… solo abbandono, incuria e degrado.
   
Acquistato, pare, da una società immobiliare modenese, il palazzo, già da tempo bisognoso di molti restauri, è stato lasciato al suo destino di decadenza.
Transennato e fasciato con strutture metalliche e teli che periodicamente il vento gonfia e strappa, mostrando ogni volta “ferite” sempre più profonde, viene puntualmente di nuovo “velato” e di nuovo l’ingrigirsi dei teli che lo avvolgono è la più esplicita testimonianza dell’immeritato l’oblio riservato a questo antico edificio storico.

Noi che siamo nati nel 2006, non abbiamo mai potuto vedere il Palazzo Arzaghi libero dalle impalcature e ci piacerebbe molto riuscire a farlo al più presto …

Per descriverlo ci siamo dovuti affidare a testi scritti da studiosi della storia di Fidenza, a Internet e alla memoria delle nostre maestre che ci hanno confermato che il Palazzo Arzaghi si è sempre distinto fra tutti gli edifici dei terragli di San Pietro.

Il palazzo sorge, infatti, all’inizio di Via Frate Gherardo, nel punto in cui la stretta strada sbocca su Piazza Duomo e prospetta con il suo fronte posteriore su Via Romagnosi.

Ecco ciò che abbiamo letto in Internet …  

4 commenti:

  1. Grazie Ambrogio per aver pubblicato questa composizione dei ragazzi. E' molto toccante e sta a dimostrare che anche i giovani sono affezionati alle cose belle che ci hanno lasciato i nostri antenati. Dovrebbe essere uno stimolo di riflessione per quelli che vogliono cancellare tutto, "perché mantenere le opere d'arte è antieconomico per il comune". Peggio dei barbari!

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  2. Cosa si può pretendere visto quanto le amministrazioni pd hanno autorizzato e fatto in questi anni di quasi incontrastato dominio? Il gusto del bello non rientra tra i loro parametri evidentemente...

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  3. Ma mi sembra che anche le minoranze mostrino dei muscoli molto deboli a questo proposito! Cominciate ad urlare un po' più forte e cercate di coinvolgere anche la cittadinanza!

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  4. "mantenere le opere d'arte è antieconomico per il Comune"? Certamente, se chi lo fa non ne capisce il valore! L'arte in tutte le sue manifestazioni è storia scritta, che parla alle generazioni di ogni tempo.
    Proprio noi, Italiani, dovremmo conoscerne il valore,se sappiamo capire che cosa spinge ogni anno tanti viaggiatori nei nostri paesi e città alla ricerca di monumenti e tracce del passato.
    Ritengo che Fidenza abbia già sacrificato molto all'incuria e alla leggerezza di decisioni che miravano unicamente ad un facile ed immediato guadagno.

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