domenica 19 agosto 2012

L'area di Via Togliatti: facciamo chiarezza

La Villa costruita tra il triangolo di terreno di via Togliatti e il Parco della Pace  come integrale ristrutturazione della vecchia cascina "Casa Bianca"
L'articolo della Gazzetta ed il commento di Carduccio, masticatore di politica, ma anche l'unico ad incatenarsi a Villa Alberti per evitarne la distruzione, ci aiutano a mettere a fuoco la storia e la cronaca del terreno di Via Togliatti.
Un triangolo di terra, un tempo parte di una zona destinata al verde, ma poi profanata, da villette a schiera e da una super villa, doveva essere salvato dalla "cementificazione". A dirlo i responsabili stessi dei precedenti scempi che hanno finito di isolare il terreno dal contesto del Parco della Pace. 

Ricordiamo che non si tratta dei terreni di Villa Ferro, Gigliati o Europa che i nuovi ecologisti, proprio loro, hanno brutalmente abbandonato alle costruzioni, non si tratta dei terreni verso le colline già prenotati da cooperative di costruttori e altre figure di basso profilo; si tratta di un terreno che sino a due anni fa era destinato ad accogliere una costruzione per abitazioni protette e come tale classificato.
Ai cittadini che hanno a cuore il verde dico soltanto di evitare, in questa triste vicenda, di essere ingenuamente strumentalizzati. Attorno a questo terreno si sta giocando una battaglia tutta politica di maggioranza e minoranza, di interessi personali e di "posti a sedere". 




La Gazzetta di Parma, pagina di Fidenza, è del 5 Settembre 1991. Il titolo, come capita, non racconta la verità del testo.
Poco importa, d'altro ci interessa perché oggi questa vicenda, dopo 21 anni, è ritornata d'attualità.
Avete presente l'area di via Togliatti con la Casa Della Musica, e le recenti polemiche in Consiglio comunale?
Bene, questa storia ha inizio 21 anni fa.
Ritorniamo a quel settembre del 1991, e leggiamo la Gazzetta di allora. L'articolo nasce per una questione legata ai proprietari dell'area che invece - come da accordi - di venderla al Comune "hanno ceduto l'area di loro proprietà non al Comune ma ad un altro soggetto...Pare si tratti" scrive l'articolista citando l'allora capogruppo della DC preoccupato per il possibile ritardo dei tempi di realizzazione del progetto, "di una cooperativa edile che avrebbe già avviato, se non addirittura concluso, le trattative con i proprietari"...
Ma lasciamo perdere, faide tra democristiani, altra storia.
Qui c'interessa ritornare alla questione vera di un area "che ricopre una superficie di circa trentamila metri quadrati già vincolata a verde pubblico dai precedenti Prg", situata nel "vasto appezzamento prativo compreso tra via Togliatti e le vie Pascoli, Pincolini e Pablo, quasi al centro del quartiere Corea"
21 anni fa il Consiglio comunale - Sindaco Claudio Rossi, giunta Pci con Psi - come scrive l'articolista della Gazzetta d'allora, approvò con "la quasi unanimità del Consiglio, con la sola ma polemica eccezione del rapresentante dei Verdi Arcobaleno..." approvò "una specifica variante che ne aveva modificata la destinazione d'uso" la quale "comportava la destinazione di una parte dell'area a verde pubblico attrezzato e a parcheggio e il rimanente a sub-zona per l'istruzione e alla costruzione di nuovi insediamenti abitativi" . Dunque, in soldoni, "in base agli accordi intercorsi tra Comune e proprietari... la chiesa di San Giuseppe lavoratore otterrebbe oltre ventimila metri quadrati di verde pubblico.... alla scuola Vianello andrebbero 1.295 metri quadrati per la costruzione della palestra" infine il proprietario dell'area "al quale, in cambio dell'area dei terreni ceduti al Comune, sarà concessa la possibilità di edificare in una superficie di 3.325 metri quadrati". 
L'articolista non lo dice, ma, a far di somma, resterebbero circa 6.000 metri quadri dove far rientrare gli"insediamenti abitativi".

Queste le radici della vicenda che noi oggi conosciamo come "vendita terreni in via Togliatti".
Le abbiamo volute ricordare perché tra coloro che al tempo votarono a favore di una variante che, 21 anni fa, trasformò davvero parte di un area vincolata a verde pubblico ("circa trentamila metri quadrati"), concedendo ai proprietari dell'area verde, in cambio del passaggio di proprietà dell'area al Comune, di costruirsi la loro bella villa su una superficie di 3.325 metri quadrati mentre altri 6.000, sempre di verde pubblico, venivano riservati ad insediamenti abitativi... c'erano (a parte i partiti) dei consiglieri che pochi giorni fa, magari in Provincia con interrogazioni e in Comune con la bocciatura della delibera che consentiva all'amministrazione comunale di vendere l'area, proprio su questa vicenda lanciavano l'accusa al Sindaco Cantini di essere un "cementificatore" ... loro che al tempo votarono insieme "alla quasi unanimità" del Consiglio comunale una "specifica variante" che consentiva, quella si, di cementificare il verde pubblico.
Già, ma che vecchia storia è mai questa... oggi tanta acqua è passata sotto i ponti, dopo 64 anni anche a Fidenza è caduto il Muro di Berlino e pure la Dc... chi ricorda più ... tutta colpa di questi i vecchi ritagli di giornale ...
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