giovedì 31 luglio 2014

Via Almirante non ci sarà

Giuseppe Comerci
La proposta di dedicare una via fidentina a Giorgio Almirante era prevista all'ordine del giorno del Consiglio Comunale del 30 luglio. L'Ordine del Giorno era stato presentato dal gruppo consiliare di Forza Italia ed illustrato in consiglio da Giuseppe Comerci. 
Una esposizione moderata quella di Comerci, centrata sul ruolo politico di Almirante dopo l'avvento della democrazia nel nostro paese. 
Moderato anche l'intervento del Consigliere del PD Rastelli che, senza entrare su episodi specifici, ricordava come il ricordo della guerra civile degli anni tra il 1943 e il 1945 non può ritenersi ininfluente nel giudizio sulla figura di Giorgio Almirante.
Gabriele Rigoni ripreso durante il suo intervento
L'esponente civico Gabriele Rigoni ricordava l'inopportunità di includere nella toponomastica ulteriori figure chiaramente marcate politicamente oltre a quelle già purtroppo esistenti, chiedeva quindi che Forza Italia ritirasse la sua richiesta. Ricordava poi Rigoni che esistono illustri fidentini che non sono ancora ricordati nella toponomastica fidentina citando Pippo Campanini, Vittorio Chiapponi ed anche Emma Gramatica. 
Nella replica Giuseppe Comerci aggiunge a questa lista il noto esponente del MSI fidentino Alcide Bizzarri. 
Malgrado il calore di Comerci e le osservazioni di Francesca Gambarini circa lo sdoganamento democratico di Almirante l'ODG non passa. Votano contro PD e gli esponenti civici Rigoni e Pollastri, mentre si astiene Angela Amoruso del Movimento 5 Stelle.
Tra il pubblico è presente Domenico Muollo esponente locale della formazione di destra Fratelli d'Italia ed ispiratore dell'iniziativa che ha trovato in Comerci il convinto portavoce.

3 commenti:

  1. Propongo, per Fidenza, l'eliminazione di Via Togliatti, così come per Via Tito a Parma; entrambi hanno accoppato o lasciato ammazzare dei compagni, solo perché allineati a Mosca o perché era pericoloso mettersi contro le decisioni di Stalin, come per i trotzkisti e gli anarco-comunisti, in Spagna. Togliatti non mosse la falangina di un dito per far tornare in Italia migliaia di militari prigionieri in URSS; erano tutti, secondo lui, dei soldati fascisti, tanto valeva lasciarli crepare nei giardini d'inverno stalinisti.

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  2. D'accordissimo con Bifani; inoltre: lasciamo che siano le grandi città a titolare strade e piazze a personaggi internazionali (possibilmente non politici). Hanno migliaia di vie e piazze cui dare un nome. Una cittadina come la nostra, con un numero limitato di strade e piazzette e larghi, dovrebbe titolarle col nome dei propri cittadini che si sono distinti in ogni campo. Propongo, dunque, anche i nomi di Quirino Bernardi detto Pîr, primo poeta vernacolista di endecasillabi a rima alternata, Rino Montanari, per sessant'anni caricaturista a Borgo e per Borgo, Tito Campanini, attore cinematografico, scrittore e rimatore in lingua, Don Temistocle Corradi, fondatore della Collana "Quaderni Fidentini", finissimo scrittore e autore. Fosse per me, titolerei una via a J'Änulén, uno slargo a la Büšècca, una piazzuola a La Pänäda, un burghén a la Picaja Piena. Non si scandalizzino i lettori e provino a fare quattro passi per i vicoli di Rimini Vecchia prestando attenzione ai loro nomi.

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