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sabato 14 marzo 2020

Una Lettura per una Domenica diversa


LA BROCCA DIMENTICATA

Sì, quella brocca era mia. L’avevo dimenticata il giorno in cui iniziò per me una nuova vita. Me ne servivo tutti i giorni  quando, nell'ora più calda, sicura di non incontrare nessuno per strada, (il disprezzo della gente mi era insopportabile) andavo – da sola - al pozzo per attingere l’acqua.
L’avevo con me quel giorno... quando incontrai il viandante. Si!

Mi accorsi subito che era un giudeo, ma non borioso come gli altri, e che era povero, più povero di me .
Arso per la sete ma privo di strumenti per attingere, non si vergognò di chiedermi da bere. E cominciò a farmi domande, alle quali lui stesso dava sorprendenti risposte. Mi parlava di un’acqua diversa, che lui aveva, capace di dissetare per sempre, e di un pozzo inesauribile…di un modo di pregare mai sentito.                           
Le sue parole, mentre parlavano di lui, mi aprivano gli  occhi su di me.
Era come se mi conoscesse. Sapeva tutto di me, anche quello che io stessa non sapevo o non volevo sapere.
Ad un tratto un lampo di luce  illuminò tutta la mia esistenza.
Fu  come se il velo, che oscurava il  mio sguardo, cadesse.
La mia vita mi apparve in tutta la sua cruda realtà ma senza schiacciarmi con il suo peso.
Una spinta interiore mi forzò a correre in paese e a dire,  senza più paura o ritegno,  quanto mi era successo.
Avevo sperimentato un’ altra sete; avevo scoperto  un altro pozzo;  avevo trovato un’altra acqua e intravista un’altra vita.
Soprattutto avevo incontrato una “persona” totalmente diversa e  tuttavia, così umana! Che sia Lui il Messia ?
Gli avvenimenti incalzavano. Non potevo tornare indietro a prendere la mia brocca!

Don Lino Cassi

                  

Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 4, 5-15.19b-26.39a.40-42

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?».
I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore - gli dice la donna -, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua. Vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare».
Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l'ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l'ora - ed è questa - in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa».
Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». Molti Samaritani di quella città credettero in lui. E quando giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
Parola del Signore

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