Il suo volto brillò come il sole
2° Domenica di Quaresima Vangelo Mt. 17, 1-9
... vediamo in termini semplici la pagina del Vangelo di Matteo che in realtà è molto impegnativa, perché rivela qualcosa che non vediamo ogni giorno per strada, ma che ugualmente mira al quotidiano. Cerchiamo di cogliere e capire i vari momenti di questa pagina.
“ In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte ” a pregare, aggiunge Luca.
Questo per noi vuol dire l’importanza di ritagliare momenti in cui prendere uno stacco dal quotidiano per essere più liberi di vivere la vita.
Questo per noi vuol dire l’importanza di ritagliare momenti in cui prendere uno stacco dal quotidiano per essere più liberi di vivere la vita.
Sul monte Gesù “ fu trasfigurato davanti a loro ”. Cosa sia stata esattamente questa trasfigurazione non è facile da dire con parole ed esperienza umana.
Questa trasfigurazione viene percepita nel volto che brilla come sole e nelle vesti che diventano candide come la luce, cioè di un bianco che nessuno conosce. Marco dice che neanche un lavandaio può rendere così bianche le vesti come quelle di Gesù trasfigurato.
La Trasfigurazione è un’esperienza di luce che coinvolge tutta la persona di Gesù. Per noi, questo significa trovare quel tanto di luce da rendere la nostra vita in qualche modo luminosa.
Gesù comunica luce, trasmette luce. Infatti si dice che saremo a nostra volta luminosi. Gesù in questa situazione è luminoso in modo singolare e anche la diversità di parole utilizzate, luce–neve, dice la difficoltà a rendere l’esperienza vissuta.
A queste osservazioni ne aggiungo un’ulteriore che riguarda l’importanza del corpo. Gli apostoli vedono, sentono, parlano, cadono, si risvegliano, Gesù li scuote.
La contemplazione della trasfigurazione non va letta e tradotta come un trionfo o un’espressione spiritualistica ed evanescente. Gesù trasfigurato è sempre Lui con il suo corpo e il suo spirito.
Lui ha un corpo come noi. La conversione da vivere coinvolge tutta la nostra persona.
La Trasfigurazione è un essere portati e riportati alla nostra dignità, al nostro valore di figli, è un essere liberati dal male che riguarda il corpo e lo spirito.
Il male lo facciamo con i gesti, le parole, i pensieri, con i nostri desideri e i nostri progetti. Tutta la persona è coinvolta e pecca. Questa persona deve essere liberata nella sua completezza.
La Trasfigurazione è un riportare tutto il nostro essere alla sua vocazione. Con il corpo si fa il bene, si serve, si aiuta, si soffre, si gioisce.
Il lavoro è di fare armonia, di fare unità e di purificare il cuore, perché tutta la persona sia purificata.
16 marzo 2014 - Don Lino Cassi
Vangelo Mt. 17, 1-9
Il suo volto brillò come il sole.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
- Parola del Signore
Grazie Ambrogio, non di solo pane vive l'uomo...e neppure di solo corona virus.
RispondiEliminaMeno male, Marisa, che qui da noi in mezzo al pane possiamo infilarci del salame e del prosciutto.
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