Ideogramma-reticolo infrastrutturale luglio 2013
La viabilità è richiamata nel documento preliminare e meglio illustrata nella tavola ad esso allegata che sopra riproduciamo in immagine.
Il documento precisa che:
"Il miglioramento delle condizioni di mobilità e di accessibilità al territorio, da considerare strategia primaria di qualificazione strutturale, attraverso interventi infrastrutturali e politiche sul trasporto pubblico, la viabilità, la logistica delle merci; al riguardo vanno declinate alla scala locale, d’intesa con la Provincia, le condizioni di coerenza tra le scelte infrastrutturali definite dal PTCP e quelle di tutela ambientale e paesaggistica a scala di area vasta.
Si segnalano in proposito alcune tematiche di scala provinciale e interprovinciale, già oggetto di contributi del Comune di Fidenza al PTCP:
- il tracciato della variante alla SS n. 9 (via Emilia) deve essere definito nel rispetto delle condizioni locali di assetto delle unità poderali e di salvaguardia dei centri abitati interessati; lo “Schema preliminare di assetto” allegato al Documento preliminare riporta un tracciato simile alla soluzione proposta dalla stessa Provincia;
- il completamento, con la connessione alla viabilità sud, del tracciato della “Pedemontana”;
- la mobilità ciclabile di livello provinciale va considerata come uno strumento essenziale per qualificare la fruizione turistica (culturale, paesaggistica, escursionistica) dei territori pedecollinari, oltre che per integrare il sistema relazionale locale con alternative di collegamento competitive rispetto all’auto privata."
Viene pertanto previsto dal piano un sistema di percorsi secondari funzionali alla prevista realizzazione della Via Emilia 2 o bis che rientra nei piani della provincia. Questi percorsi si appoggiano largamente sulla realizzazione di un sottopasso ferroviario tra Via Mascagni e Via Crocerossa, si prevede infatti la costruzione di una nuova strada che partendo dal nuovo sottopasso svolti a destra all'altezza del "Tiro a segno" di Via Crocerossa per proseguire quindi verso est aggirando a nord il Cimitero per riprendere poi l'ultimo tratto di Via Marconi. Soluzione che di fatto è già "scritta" sul terreno, basta "leggere" le rotatorie recentemente costruite e alcuni altri elementi già predisposti.
Nulla di nuovo quindi, solo conferme, così come conferma è lo stesso sottopasso di Via Marconi. Questa soluzione se da un lato appare come la naturale cerniera tra il centro della città e il sistema viario a nord della ferrovia, dall'altro non considera l'impatto che avrà sul centro della città, sulla sua viabilità e sulle zone di parcheggio. In effetti la viabilità del centro della città estesa, che mai è stata oggetto di attenzione non episodica, continuerà ad essere come è già oggi. Fidenza dal 1950 non ha avuto alcun serio piano di viabilità e questo piano non sembra interrompere il digiuno.
Via Crocerossa diventerà un'importante arteria urbana
Per inciso, nella viabilità manca ogni indicazione, anche di pura presenza, di quel manufatto che si chiama Ponte di Sigerico. Un'opera costosa della cui inutilità si ha pertanto conferma. Percorso e ponte non entrano nella viabilità di piano e del sistema delle tangenziali conservano unicamente la radice linguistica.
Altra importante conferma il completamento della tangenziale sud su tracciati già consolidati dalla rotatoria di Cabriolo alla provinciale Fidenza-Salsomaggiore, tangenziale che poi prosegue entro i limiti del Parco della Stirone per sboccare sulla Via Emilia ovest, questo dopo aver superato il torrente Stirone la dove oggi questo entra nel suo tratto urbano.
Complessivamente quindi un piano niente affatto innovativo rispetto a quanto in precedenza previsto da chi i PRG o i PSC li pre-predispone.
Tutto questo si può dire ora riguardo alla viabilità basandoci sui documenti disponibili. Volutamente abbiamo trascurato il resto che è sovrastruttura retorica.
Queste brevi note non intaccano comunque la validità complessiva del Documento Preliminare ed alcuni aspetti, alcuni validi altri meno, che andremo via a scoprire.
Ponte di Sigerico
(pochi lo conoscono, pochissimi lo usano, tutti lo abbiamo pagato)
Io so solamente che, partendo da via Gobetti, dove abito, devo evitare via Trento, perché ci stanno costruendo una rotonda, e poi devo percorrere la zona della Bellaria a passo d'uomo, tra strettoie infami, col fondo stradale cosparso di sabbia, sempre per lo stesso motivo. Per cui, per fare un km. di strada, ne devo aggiungere altri 5 o 6. Quando poi me ne dimentico, non ci salto più fuori. Speriamo che i lavoro procedano con una certa rapidità, dato che non mi posso ancora permettre l'acquisto e l'utilizzo di un elicottero.
RispondiEliminaLe soluzioni del sottopasso, erano già scritte dagli anni sessanta , semplicemente perchè erano più logici e pratici.
RispondiEliminaProprio guardando i "segni dell'esistente, ci sono strade vicino alla "ferrovia" con ben altra carreggiata di Via Mazzini, ove sfocierebbe il sottopasso che si vuol perseverare . Uscendo vicino alla zona monumentale. Ricordo che Via Mazzini ha un solo marciapiede. Storicamente vi è sempre stata la strada a fianco dei Gesuiti che porta da Via Malpeli a via Carducci e così proseguiva (San Miche le Campagna) questa ha ben un altro calibro e sfocia in strade larghe. Analogamente con il collegamento tra via Martiri della libertà e Via Marconi dopo la Bormioli. C'è tutto lo spazio che si vuole. Però bisogna perseverare con il sottopasso dell'ex Macello, la risposta la sanno i soliti addetti, con la "scusa" della riconversione. Vengono i brividi a pensare solo la diversa lunghezza e quindi maggiori costi tra le soluzioni sopra indicate.