Pubblicata nel settimanale "il Risveglio" nell'ottobre 1980 questa poesia può suggerire anche oggi un respiro di riflessione. La vigilia della festa del santo protettore ci consegna un lungo programma di manifestazioni in cui tutti in qualche modo ci sentiamo coinvolti. L'apparire, l'essere parte di un qualsivoglia evento ci gratifica come il vestito nuovo di una volta, ma quello durava anche dopo.
Autore è il professor Enzo Zerbini, un fidentino del 1923, anzi Borghigiano perché allora Fidenza si chiamava Borgo San Donnino anzi era Borgo San Donnino che non si chiamava ancora Fidenza.
Laureato in lettere classiche, ha insegnato nelle scuole di Fidenza, Parma, Busseto e Cremona dove poi è rimasto. Ha sempre mantenuto rapporti con la città d'origine e un legame di ricordi.
Amico della mia famiglia ha cercato anche di migliorare il mio latino, in questo ha avuto uno scarso successo imputabile tuttavia allo studente. Abitava allora se non sbaglio in via XX Settembre.
Così lo ricordò la Gazzetta di Parma nel 1997:
ZERBINI ENZO
Borgo San Donnino 1924-Cremona 15 febbraio 1997
Figlio di un fornaio, lo Zerbini si accostò agli studi e all'Università, assecondando la sua vocazione per la letteratura, laureandosi in lettere a Bologna con una tesi su Leopardi. Iniziò quindi una brillante carriera di docente, prima a Fidenza e nei comuni della zona, quindi a Cremona (1960), dove lo Zerbini, pur essendo stato nominato preside di scuola media, preferì continuare la sua attività di insegnante per rimanere in contatto con gli studenti del liceo Manin. Il primo approccio con la poesia risale agli anni della gioventù. Uomo di vasta e profonda cultura, decise di cimentarsi in una vera e propria pubblicazione nel 1961, quando diede alle stampe il libro Frammenti, la prima raccolta delle sue poesie, che dopo pochi anni fu seguito dal volume Memorie d’amore. Queste poesie gli valsero premi e riconoscimenti. Temistocle Corradi, creatore della collana dei Quaderni Fidentini, lo convinse a collaborare all'iniziativa. Per la collana, lo Zerbini scrisse tre libri: il primo nel 1979, Le stagioni del ritorno, poi nel 1982 Fra luce e ombra, sino all’ultimo libro, del 1985, Vaghe stelle. Lo Zerbini fu sepolto a Fidenza.
FONTI E BIBL.: Gazzetta di Parma 17 febbraio 1997, 32.
Per ben tre volte ho avuto lo Zerbini ospite in studio nelle mie trasmissioni radiofoniche e, numerose sono state le occasioni in cui ho declamato la poesia pubblicata sopra. Il ricordo del suo aspetto fisico è ormai sbiadito, nella mia mente, ma quello delle sue poesie dedicate a Borgo, non perderà mai il vigore. Più di trent'anni fa, il poeta borghigiano Zerbini, scriveva di ricercare e di non riuscire a ritrovare il paese, il vecchio Borgo... Pensa, Ambrogio, sè 'l la vdess äl dé d'incö.
RispondiEliminaNiente di nuovo sotto il sole, solo che il sole è sempre più sbiadito. Anche il leone del duomo sembra aver qualcosa da dire, ma lui non può "postare" sui "blog".
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