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mercoledì 9 agosto 2017

Lo storico Mulino Chierici verrà demolito


Il mulino data dal 1764, come si può leggere dalla targa in cotto del muro prospiciente la strada, sotto alla targa un'immagine sbiadita di Sant'Agata dipinta da Ettore Ponzi nei primi anni cinquanta, ricordo quel giorno. 

Il mulino ha una struttura raccolta ma mossa, un portico basso all'entrata posta sotto il livello della strada. Si presenta in stato miserevole e il Canale Ottomulini che muoveva la ruota è da tempo coperto e trasformato in fogna.   L'edificio è classificato come "edificio d'interesse architettonico" dalle norme tecniche di attuazione del PRG, che significa una limitata tutela temporanea legata al vigente PRG. De profundis.




Sapientemente pilotata la procedura che ha portato alla decisione di abbattere il Mulino Chierici di Via Crocerossa, mancava la rimozione del vincolo di pregio storico-culturale sull'edificio principale, la richiesta del proprietario è stata prontamente esaudita.


Non sembra vero ma è così, più sotto tutto quel che è dato di sapere.

Protocollo osservazioni N° 19 
1. Rettifica della sagoma della scheda di comparto n.20 del PSC comprendendo l'intera proprietà anche a sud del canale degli otto mulini (mappale 41).
2. Ridefinizione del tracciato della strada ad ovest del comparto.
3. La strada ad ovest della scheda di comparto n.20 sia ricompresa per metà nella scheda di comparto n.18, con tracciato sull'asse dell'attuale assetto viario.
4. Rimozione del vincolo di pregio storico-culturale sull'edificio principale.
5 Suddivisione della scheda di comparto n.20 del PSC in sub-ambiti, coincidenti con le tre proprietà ed attuabili per stralci.

Decisioni 
1. Accolta
2. Il sottopasso, cui la viabilità in questione è connessa è uno degli obiettivi strategici già del vecchio PRG e deriva da accordi con RFI, il tracciato è stato rivisto a seguito di incontri/sopralluoghi di RFI ed impatta fortemente con il sedime del mulino di cui è prevista quindi la demolizione, anche in considerazione dell'oggettiva impossibilità di interventi di recupero.
Viene rivisto perimetro e data possibilità di demolizione in modo coordinato con comparti adiacenti.
3. la realizzazione della viabilità è comunque dipendente dalle tempistiche di attuazione delle schede limitrofe alla stessa.
4. Accolta il vincolo viene eliminato come già evidenziato e la relativa capacità edificatoria viene attribuita alla scheda nell'attuazione del comparto e/o come diritto edificatorio da utilizzare nelle aree di trasformazione.
5. L'attuazione per stralci funzionali è parte del POC per cui sempre ammissibile; si accoglie comunque nei modi di cui alle nuove perimetrazioni di schede 20A / 20B e 20C




Scheda preliminare del comparto 20

Scheda finale del comparto 20

4 commenti:

  1. Vecchia, cara, Fidenza Addio!
    Quel mulino, è nel ricordo di un tempo; quando passavamo davanti a volte ci fermavamo a bere in t'èl sèmbot dopo i bagni nello Stirone. Un sito particolare appena oltre la ferrovia.

    Ps- Chi si aggiudicherà come trofeo la targa ANO MDCCLXIIII?

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  2. Prima o poi abbatteranno anche il Duomo antelamico, per farci sopra un nuovo centro commerciale, magari della COOP: la COOP sei tu, chi può darti di più!

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  3. Coop a parte che se uno non ha voglia non ci va.
    Riflettevo ancora sul vecchio mulino: anch'esso fa parte della storia della nostra, vostra città; altrove sarebbe tenuto in grande considerazione. Poveretto, si era salvato dai bombardamenti che avevano tempestato attorno per cader vittima dell'avido menefreghismo. Una prece.

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  4. Anonimo, una volta, una signora tedesca mi disse che se in Germania avessero avuto un solo sasso del Foro Romano, lo avrebbero tenuto in onore come fosse il Santissimo, e non capiva come mai i nostri monumenti fossero talmente disprezzati e trascurati.

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