domenica 28 gennaio 2018

La Madonna della Ceriola nel Duomo di Fidenza

Nell'immagine conservata nel Duomo di Fidenza la Madonna ed il Bambino sono collocati su uno sfondo di alberi spogli con evidente riferimento al ciclo agreste/vegetativo di celebrazione della fine dell'inverno e dell'inizio della primavera.

Il 2 febbraio, quaranta giorni dopo Natale, la Chiesa Cattolica celebra la Festa della Presentazione di Gesù, anche detta “Festa delle luci“ e tradizionalmente celebrata con il rito della processione e benedizione delle candele (da cui il termine “candelora”).
La “Festa delle luci” ebbe origine in Oriente per estendersi, a partire dal VI secolo a Roma come evoluzione dell’antica festa romana dei Lupercali, ed in occidente assorbendo una varietà di riti pagani di metà inverno e risveglio della natura.
Fino alla recente riforma del calendario liturgico, questa festa si chiamava “festa della Purificazione della SS. Vergine Maria“, ponendo l’accento sulla tradizione ebraica secondo la quale, a 40 giorni dal parto, la donna doveva recarsi al Tempio per purificarsi.
La festa della purificazione e presentazione del Signore chiude il periodo delle celebrazioni natalizie ed apre il cammino verso la Pasqua.

La ricorrenza può assumere localmente nomi diversi, come Candelaia, Siriola, Zariola o Ceriola come appunto viene, forse erroneamente chiamata, la Madonna del XVI secolo nel nostro Duomo. Nel dialetto borghigiano: sariola. Ma lasciamo ai più esperti una miglior interpretazione sia dell'immagine sia dei termini linguistici popolari.

2 commenti:

  1. Sul DEB, a pag. 296 troverete l'etimologìa di questo termine.Vorrei poterlo fare io, ma diventerebbe troppo lungo.

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  2. sariöla s. f.; candelora (2 Febbr.) Per i cattolici è il giorno della purificazione di Maria dal parto. È stata istituita nel V sec. d. C. sotto richiesta di Papa Gelasio 1° per sostituire i “Lupercali” romani. Propriam. ceriola e ciriola, come in Tosc.; “siriöla” in lomb. Era una festa “candelarum” = delle candele. Il Genit. si è cristallizzato in -ara -ora -ola. Il nostro e il tosc. invece, vengono da un “festum cereorum” = festa dei ceri, sempre con la conservaz. del Genit. plur. lat. Questa festa latina è ancor più antica e si teneva a Roma in onore di Cerere la dea delle messi che, per cercare la figlia Proserpina, girava con candele accese. Per saperne di più ricerca “Lupercali. Vedi anche “...Tò Surèlla...”.

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