sabato 17 marzo 2018

Il percorso di guerra di Via IV Novembre



Mentre percorri via IV Novembre osserva come le nostre massaie e diversi nostri coetanei (per non dire vecchietti e vecchiette) percorrono la via in senso vietato cariche di spese. 
Nel loro andare fanno il seguente percorso: escono dal supermercato, rasentano il muro di destra  calpestando una specie di marciapiede, si trovano le macchine che ne impediscono l'andare e attraversano la strada in modo perpendicolare (non ci sono strisce pedonali ma un dosso rotto). 

Alcune nostre giovani donne guidano una carrozzina, con dentro un bambino/a, carica di spese. Queste giovani donne spingono la carrozzina davanti a loro e la estendono verso la strada. 
Occasione ideale per eliminare spese e bambino al momento arrivasse un'auto che per questa via non rispetta mai i limiti di velocità. 



Superato l'attraversamento della strada, da quel punto si vede la provvidenziale Croce sulla torre del nostro Duomo e dalla Quale Qualcuno vede e provvede, si mettono sullo stretto marciapiede antistante ai civici dispari ( il marciapiede dei civ. pari si estingue davanti ad un pilone della luce). Su questo marciapiede incrociano pedoni-biciclette e si contendono il passo. Vecchiette, massaie, vecchietti, carrozzine tutti con borse e borsoni arrivano al civ. 13 dove la strada era coperta da un manto di asfalto ed ora da uno straccio pezzato di asfalto con pozzanghere contenute in ampie buche. 
Qui, come nel canale di Suez, la strada si stringe costretta da massi in cemento posati da oltre vent'anni. Tutti i passanti sanno che i loro abiti saranno sottoposti alla prova macchia dovuta dagli schizzi, inquinati dalle defecazioni dei cani (non ci sono più i vecchi che masticavano il sigaro con il quale le acque venivano disinfettate da lunghi e sottili sputi abilmente emessi dagli vecchi oriundi) e arrivano al parcheggio riservato dei Zanella imboccando il sentiero del viale in origine alberato con i Tigli. 
Questa parte  del percorso ha delle linee di fuga allorquando arriva qualche giovane maleducato. I giovani cavalcando biciclette complicate dai molle, ammortizzatori, freni a disco e colorate come venissero da un altro pianeta, fiondano sul marciapiedi e questo è il momento che ti rende il fiato sospeso, i pedoni vengono sottoposti all'esame dei riflessi saltando prontamente sul cordolo in granito per poi appoggiare il piede sulla terra smossa per la messa a dimora di esili piantine.

Gli abitanti di questa gloriosa e commemorativa via per accede regolarmente in bicicletta, auto, motorino, carrozzina per invalidi ad una Santa Messa celebrata in San Pietro debbono fare una piccola via Crucis, infatti si debbono portare nella via Valentini e svoltare a destra in via Romagnosi, di nuovo a destra in via Berzieri poi a sinistra in via De Amicis, ancora a sinistra in via XX settembre e di nuovo a sinistra per arrivare in piazza Gioberti a santa messa finita.

Ci si può domandare il perché gli abitanti di questo tratto di via IV Novembre abbiano dovuto sopportare, sopportano, con proiezione, sopporteranno la strettoia che si trovano fra il civ. 15 al civ 17. Quanto viene dato al Comune per l'occupazione del terreno e di questo quanto ne beneficiano i Cittadini? 
Questi Cittadini dovrebbero avere le stesse strade come hanno quei frontisti di vie fatte, disfatte e rifatte diverse volte.

Oggi ti ho detto la mia, ma so anche che già ne eri al corrente, vedendoti girare con la pipa per queste strade, ma una voce in + aggiunta ad altre potrebbe fare un coro.
Nando D.

6 commenti:

  1. La situazione di Via 4 Novembre è, a dir poco, indecente.

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  2. direi che per l'occupazione della strada già prima il comune prendesse molto poco (anzi nulla) visto il fallimento dell'impresa, ora che ha acquistato l'immobile (al rud) ancora meno......

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  3. Purtroppo vera, ma raccontata in modo spassoso e divertente, la descrizione della "viabilità" in Via IV Novembre: Nando non si smentisce!
    Speriamo serva a qualcosa... e si ponga rimedio prima che succeda qualche incidente.
    Un caro saluto.

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  4. forse non riesco a vivere tanto da vedere la sistemazione definitiva. Franca

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  5. Non so se riesco spiegarmi in una sola volta , per quanto riguarda la strada ,quasi non ho più voglia di parlare , perchè tutto è sempre rimasto come prima . é da tanti anni che ho fatto sapere che qui davanti a casa mia ci vuole un dissuasore di velocità , mi è stato riferito che non si può mettere , ma prima cera!!!!???, così le macchine le moto sfrecciano come in una gimcana, a velocità inaudita ,mi ricordo una volta che era presente la Vigilessa , una macchina è passata tanto forte che la Vigilessa a fatto un balzo indietro se no sarebbe stata centrata dalla macchina , ma però niente multa. ho Chiesto di togliere le barriere esterne di cemento ,per fare la strada più percorribile dato che questo OBBROBRIO ha una mura di protezione interna. Passano i camions bilici carichi di merce col suo di 200 quintali o300 vengono sul marciapiede perchè fanno fatica a passare nella careggiata e il peso stesso mi ha fatto crepare il mio muretto di cinta compreso la colonna. Poi ci deve essere un Santo che protegge i pedoni e biciclette perchè è un vero percorso di guerra , senza contare lo scoppio di pneumatici dovute alle buche che dopo qualche giorno di pioggia,. siamo alle solite a risfaltare queste buche micidiali Per cortesia mettete una telecamera per controllare una velocità massima di 20 km, questo tempo (Perso ) è recuperabile in tanta sicurezza Umberto Zanella

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