I ragazzi e i docenti della Scuola Secondaria di Primo Grado “Zani” hanno contribuito alla Festa della Donna nella loro città, partecipando all'iniziativa, organizzata dalle Signore della Cgil, nel Centro Giovanile di Via Mazzini.
Significativo il titolo che hanno voluto dare alla giornata, “Ogni scelta è sempre un viaggio” che così viene spiegato:
"Esso (il titolo) comporta non solo il crescere fisicamente, ma anche mentalmente, scegliere fra fantasia o realtà, pregiudizio sociale o apertura e tolleranza verso lo straniero, soprattutto se donna ed infine saper scegliere fra bene e male, per sé, per la storia della propria città o per l’umanità intera. Tutto questo è un “viaggio” metaforico verso l’età adulta, verso una società di diversi, verso una crescita interiore."
Interpreti dei quattro momenti in cui l'incontro si è articolato gli alunni delle classi: 2^A, con gli insegnanti Mara Dallospedale e Giovanni Chiapponi; 2^E con l’insegnante Claudia Bertuzzi; 3^F con l’insegnante Corradi e le classi 1^B e 2^B con gli insegnanti Fiorenza Marzaroli e Bonatti G.
"Ogni scelta è sempre un viaggio…”
Sono gli alunni della Classe 2 A della Prof.ssa Mara Dallospedale a parlarci di Giuseppina Capanni, persona amatissima a Fidenza il cui profilo è stato ripreso da un articolo della giornalista Sig.ra Anna Orzi, comparso sulla Gazzetta di Parma un mese dopo la scomparsa di Giuseppina che in parte pubblichiamo:
"Giuseppina Capanni incarnava i più nobili valori di cristiana umanità. Resta di lei il ricordo di una donna dalla fede solida e concreta che ha dedicato tutta se stessa al bene del prossimo. Prima nell’ambiente di lavoro, la Fidenza Vetraria, nel ruolo di assistente sociale attenta e sensibile all’interesse dei lavoratori che ancora oggi ne serbano una memoria riconoscente. Quindi in politica, dove si è distinta per coerenza e dedizione. Coronando un sogno a lungo cullato, ha operato come missionaria laica tra i più poveri dei barrios, in Venezuela, quando il Vescovo Zanchin decise di imprimere uno slancio missionario alla Diocesi attraverso la presenza a Chivacoa di alcuni nostri sacerdoti. E poi in vari settori del volontariato, sempre in ambito ecclesiale, sempre con grande generosità. Nella sua modestia aveva rifiutato la segnalazione per il Premio della bontà istituito dal Milan club locale, spiegando di “ non aver fatto nulla di straordinario”.
Al rientro dalla missione Giuseppina aveva deciso di impegnarsi all’interno della Caritas diocesana e, nel 1994, aveva creato il Centro di ascolto, ubicato vicino al Duomo.
Recentemente, nel mese di novembre 2017, il Comune di Fidenza ha istituito una Borsa di studio per la ricerca nell’ambito del wellfare e l’ha intitolata a Giuseppina Capanni, che ha dedicato la sua vita al servizio del prossimo.
Ad Adele Cremonini Ongaro Fidenza ha dedicato una scuola primaria, quella più comunemente conosciuta come scuola verde. Qualcosa di più ci dicono i ragazzi della 2A:
Ad Adele Cremonini Ongaro Fidenza ha dedicato una scuola primaria, quella più comunemente conosciuta come scuola verde. Qualcosa di più ci dicono i ragazzi della 2A:
Adele Cremonini Ongaro nacque a Fidenza nel 1908, ma a Bologna passò gran parte della sua vita, tanto che lei stessa la considerò la sua città. Dotata di rara intelligenza e di acuta sensibilità, colta e intuitiva ebbe un’esistenza segnata dalla prematura morte del marito. Crebbe ed educò da sola i suoi cinque figli, continuando ad esercitare il suo magistero: era infatti insegnante elementare, ma, per i suoi allievi, fu anche una vera e propria maestra di vita.
Iniziò a scrivere per i piccolissimi nel 1946 pubblicando Roselline di Natale.
Scrisse anche per gli adulti e non solo in italiano: si ricorda un volume di liriche in dialetto bolognese dedicate alla Madonna.
Il 2 giugno 1972, il Presidente della Repubblica ne ricordò la memoria con il conferimento della medaglia d’oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell’arte
“UN VIAGGIO VERSO L’AMORE:
Nel "secondo viaggio" la classe 2E della Prof.ssa Claudia Bertuzzi troviamo Nastagio degli Onesti, il protagonista di una delle cento novelle del “Decameron” di Giovanni Boccaccio. La novella narra dell'amore non corrisposto del ravennate Nastagio per una fanciulla che non lo ricambia. Ma un viaggio nel bosco, luogo pericoloso e della crescita secondo la tradizione letteraria, cambierà il suo destino verso la felicità e l’amore.
“UN VIAGGIO VERSO ALTRE CULTURE:
MAL D’AFRICA, MALE DI….”
“UN VIAGGIO FRA FANTASIA E REALTA’:
NEL MARE DEI PIRATI”
Nella fantasia, non come rifugio ma come spunto di viaggio, ci conducono le classi 1B e 2B di Fiorenza Marzaroli. Così l'invito ad unirsi a loro nel pieghevole di presentazione:
"Chi non conosce la fiaba di Peter Pan, oppure non ha provato a seguire questa piccola creatura fantastica, per timore di diventare grande?
Tutti noi, certo, abbiamo combattuto contro pirati feroci, ci siamo lasciati ammaliare da fate e sirene, navigato in mari tempestosi contro balene e pesci minacciosi, finché abbiamo ceduto ...
In fondo il cammino degli adolescenti oggi, per crescere, è ancora quello di scegliere, fra fantasia o realtà, fra Peter oppure Wendy.
E se invece si seguissero entrambi? Si riscriverebbe una nuova fiaba?
E’ quello che gli alunni di 1B e 2B hanno cercato di rappresentare nel loro spettacolo."
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