Il Premio "Onore al merito delle donne" è tradizionalmente momento centrale del mese di marzo fidentino dedicato appunto alle Donne e che quest'anno presenta un giardinetto di iniziative ricchissimo.
Come ha ben spiegato la Dott.sa Maria Pia Bariggi, Assessore alla Cultura del Comune di Fidenza, nell'intervento di apertura l'obiettivo del premio non è di esternare motivi di protesta o di rivendicazione, ma quello di premiare chi ha saputo, malgrado tutto, affermarsi e farsi stimare nella nostra società ancora imperfetta nei diritti.
Ieri, il momento, vissuto forzatamente in remoto, del conferimento dei riconoscimenti hanno partecipato, oltre ovviamente le premiate, gli assessori Franco Amigoni, Alessia Frangipane e Maria Pia Bariggi, che ha curato l'impostazione, la presentazione ed il coordinamento dell'incontro, il Vicesindaco Davide Malvisi e il Sindaco Andrea Massari. Pure presenti i rappresentanti delle associazioni proponenti le candidature.
Ricordando che la registrazione dell'incontro è nel video pubblicato alla pagina YouTube del Comune di Fidenza, propongo ora le motivazioni dei vari riconoscimenti riportati nelle pergamene virtualmente consegnate.
Nell'anno di Dante ognuna delle motivazioni si apre con una terzina del Paradiso dantesco dedicata.
Ambito sociale
Chiara Pasqua
Ambito Lavorativo/Professionale
Trasumanar significar per verbanon si poria; però l'essemplo bastia cui esperienza grazia serba.
Paradiso Canto I vv 72-75
E' davvero difficile restituire con poche parole il merito di Chiara che, con le sue opere, disegna uno scenario contemporaneo di impegno e di dedizione all'altro.
La sua è una prospettiva non comune in quanto ispirata dall'attenzione per il prossimo e dalla possibile convivenza tra l'impegno professionale e il volontariato sociale.
Gli obiettivi che consegue non sono clamorosi per la sua attitudine alla modestia, ma costituiscono un esempio raro e ineludibile per tutte le generazioni.
Gruppo "Castione è donna"
O voi che siete in piccioletta barca,desiderosi d'ascoltar, segui tidietro al mio legno che cantando varca...
Paradiso Canto II vv 1-3
"Castione è donna" è un collettivo composto da Vanna, Domenica, Mariangela, Valì, Stefania e Patrizia. Il suo operato è naturalmente eterogeneo e comprende tutte le iniziative promosse a Castione: interventi sonori, performativi e di varia natura culturale finalizzati ad assecondare un pensiero versatile che si avvale di competenze lavorative diverse.
Il modus operandi di "Castione è donna" è un esempio di impegno strenuo che trova riferimento in una residenzialità significativa e solidale.
Ambito Covid
Valeria Botti
Io veggio ben sì come già resplendene l'intelletto tuo l'etterna luce,che, vista, sola e sempre amore accende;
Paradiso Canto V vv 7-9
Fra le vicende che connotano questo tempo di incertezze, colpisce il coraggio di Valeria Botti: suoi, e non solo suoi, sono una quantità di interventi salvifici effettuati dalla sezione Croce Rossa di Fidenza. Le sue sono attività articolate e costanti: si rivolgono alle tante parsone colte all'improvviso da un male non sempre visibile, un nemico sconosciuto.
Per questo Valeria è tante volte entrata in scena per difendere la nostra intrinseca e palese fragilità.
Carmen Turilli
Vincendo me col lume d'un sorriso,ella mi disse: «Volgiti e ascolta;ché non pur ne' miei occhi è paradiso».
Paradiso Canto XVIII vv 19-21
Carmen è una viaggiatrice: con l'automedica e le ambulanze, ha percorso innumerevoli volte il territorio del nostro comune e di altri comuni vicini.
Sono viaggi che seguono itinerari che non ha scelto, così come non ha scelto i compagni di viaggio che ha sempre soccorso.
Mossa dal coraggio e dal desiderio di prestare aiuto è stata una protagonista di questa contemporaneità, come membro dell'Avis e volontaria della Croce Rossa.
Davvero sul suo volto i malati hanno intravisto il Paradiso.
Ambito Cultura
Mara Dallospedale
O trina luce, che 'n unica stellascintillando a lor vista, sì li appaga!guarda qua giuso a la nostra procella!
Paradiso Canto XXXI vv 28-30
Mara sgrana gli occhi nella vita quotidiana che la circonda e che diventa lo specchio attraverso cui guardare con affettuosa lucidità una realtà complessa e amata. Come Dante che percorre i tre regni dell'aldilà senza staccarsi mai da Firenze, Mara dalla sua postazione di docente, percorre e ripercorre le strade dell'impegno.
Trova spazio per tutto quanto è formazione ed educazione; ogni occasione è pretesto per distribuire attenzione e cura e richiamare costantemente i va lori della democrazia.
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