mercoledì 17 marzo 2021

Giornata dell'Unità d'Italia, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera

Oggi 17 marzo la Sezione fidentina dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci ricorda e celebra la Giornata dell'Unità d'Italia, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera.



«Impegno comune e condiviso, nel quadro del progetto europeo, per edificare un Paese più unito e solido»

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

« Celebriamo oggi il 160° anniversario dell’Unità d’Italia, la “Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”.
Il coronamento del sogno risorgimentale ha suggellato l’identità di Nazione, che trae origine dalla nostra storia più antica e dalla nostra cultura. Le generazioni che ci hanno preceduto, superando insieme i momenti più difficili, ci hanno donato un Paese libero, prospero e unito.
Rivolgo un deferente pensiero e l’omaggio di tutto il popolo italiano ai cittadini che hanno contribuito a costruire il nostro Paese.
L’Italia, colpita duramente dall’emergenza sanitaria, ha dimostrato ancora una volta spirito di democrazia, di unità e di coesione. Nel distanziamento imposto dalle misure di contenimento della pandemia ci siamo ritrovati più vicini e consapevoli di appartenere a una comunità capace di risollevarsi dalle avversità e di rinnovarsi.
La Repubblica, per scelta degli italiani, è la massima espressione dell’Unità nazionale e l’Inno e la Bandiera sono i simboli più cari e riconosciuti della nostra Patria. La celebrazione odierna ci esorta nuovamente a un impegno comune e condiviso, nel quadro del progetto europeo, per edificare un Paese più unito e solido, condizione necessaria per una rinnovata prosperità e uno sviluppo equo e sostenibile.»

 Roma, 17/03/2021

2 commenti:

  1. Carlo Bo scrisse: cattolici, siamo Cristiani?
    Profonda sottigliezza...
    Chiedo,invece, io:cittadini italiani,siamo Italiani?

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    1. No, non siamo un’accozzaglia di tribù e cla, sempre più divisi, un volgò disperso che nome non ha.

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