Al termine della cerimonia i labari delle federazioni e sezioni dell'Associazione Nazionale Carristi d'Italia si sono stretti attorno al monumento. |
Presso la Chiesa di S. Maria Annunziata il Parroco Don Mario Fontanelli ha officiato la S. Messa in suffragio ai Carristi caduti e deceduti in periodo di pace che, come da tradizione, apre le cerimonie
della giornata dedicata alla commemorazione ed al ricordo dei fatti d'arme che, a Parma e Piacenza, hanno visto il sacrificio di 10 giovani vite di militari Carristi di stanza presso la Rocca di Fidenza in quel tragico giorno del 9 settembre 1943.
L'inizio della Messa ha visto la benedizione di tre Corone di Alloro. Con la benedizione di tre corone d’alloro si sono voluti quegli atti di una prima resistenza in cui nostri concittadini sono stati partecipi.
Una corona è stata dedicata agli Internati Militari Italiani, una resistenza disarmata di 620.000 italiani che hanno rifiutato di sottomettersi; la corona è poi stata collocata nell'atrio di ingresso del Palazzo Municipale dove una targa rimanda alla loro testimonianza. Una seconda corona, destinata ad essere posta alla stele-monumento ai caduti di Cefalonia, voleva ricordare quei soldati che tra il 9 e il 26 settembre hanno sacrificato le loro vite nelle isole di Cefalonia e di Corfù.
Al termine della celebrazione della messa di suffragio Franco Azzani ha letto la "Preghiera del carrista".
Il secondo momento della giornata si è tenuto in Piazza Garibaldi presso il Monumento Carrista. L'Inno degli Italiani eseguito dalla Banda Comunale ha preceduto i momenti dell'Alzabandiera, del Silenzio d’Ordinanza e della deposizione della corona di alloro.
Il Presidente della federazione della Regione Emilia-Romagna, Marco Bigi ha aperto gli interventi ringraziando l'Amministrazione Comunale fidentina per l'attenzione ancora una volta dimostrata nell'organizzare questa giornata di commemorazione, erano presenti per Comune il Presidente del Consiglio Comunale, Rita Sartori, il Vicesindaco, Davide Malvisi, l'Assessore alla Cultura Maria Pia Bariggi e alcuni consiglieri comunali.
La parola è poi passata al Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Pachera, Presidente Onorario dell'associazione stessa.
Dopo l'intervento del Presidente della sezione A.N.C.R. di Fidenza, Ambrogio Ponzi, che ha sottolineato lo stretto legame che si era formato tra i carristi di stanza a Fidenza e la città stessa nei tre anni di permanenza dei militari nella Rocca cittadina, il Vicesindaco Davide Malvisi ha concluso lasciando poi spazio alle esecuzioni musicali della banda municipale “G. Baroni”.
Il Gonfalone comunale e bandiere e labari delle associazioni combattentistiche e di volontariato civile hanno fatto degna cornice a tutti questi momenti.
A.P.
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Dall'intervento del Vicesindaco di Fidenza Davide Malvisi
"... Il 9 settembre 1943 il destino di Fidenza incrocia quello di questi ragazzi normali, cresciuti come tanti altri sotto al martellamento della propaganda. Intuiscono da tempo che il mondo che conoscevano si è definitivamente sgretolato, sanno solo che indossano una divisa e, semplicemente, scelgono di onorarla, gettando in mischia tutto quello che hanno per proteggere quel piccolo pezzo d’Italia che è stato loro assegnato e che rappresenta le loro famiglie, le loro Comunità. Ovunque esse si trovino.E’ inevitabile: quando passo di qui e leggo al volo alcuni dei nomi incisi su queste placche di metallo, mi chiedo se oggi, 78 anni dopo, sarei capace di fare altrettanto. Non so rispondere a questa domanda e mentirei se dicessi il contrario.Trovo conforto, invece, nel comprendere benissimo che questo è un luogo simbolo, traboccante di speranza e abbracciato con la riconoscenza di chi transitando qui – sotto alla bandiera tricolore – intuisce che è raccontata non una storia antica ma l’essenza della nostra Repubblica, più che mai viva e contemporanea"
"Sono i ragazzi che verranno dopo di noi, che dovranno raccogliere la testimonianza di questa giornata affinché mantenga intatto il suo straordinario significato: non conta quando è successo. Conta il perché è accaduto e come si è reagito, riparando i danni fatti da altri. Vi chiedo di raggiungere idealmente questi ragazzi leggendo insieme i nomi dei dieci soldati del 433° Battaglione carri che il 9 settembre dissero il primo no all’invasore:Lorenzo Corratella, Franco Dallaquila, Guglielmo Dimeo, Francesco, Giavazzoli, Franco Jovino, Antonio Manazza, Achille Piacentini, Roberto Sampaolo, Giuseppe Strepponi, Francesco Villari,Grazie a tutti.W Fidenza. W l’Italia.
Dall'intervento del Presidente della sezione A.N.C.R. di Fidenza
"... ma ora torniamo ai nostri carristi, al loro rapporto con la città. Mi limito ad un solo significativo episodio. Non molto tempo prima, nella primavera del ’43, i carristi del distaccamento costruirono un’occasione d’incontro con tutta la città: una messa al Campo Polisportivo Littorio, allora si chiamava così; per l’occasione un carro armato faceva da sfondo all’altare.Alla messa seguì una manifestazione al teatro Magnani, alcuni palchi furono riservati ai mutilati e ai reduci di ogni arma, agli stessi veniva poi offerto un rinfresco al Leon d’Oro, cioè in questo palazzo davanti a noi.È un episodio, altri ve ne furono nei circa tre anni di loro permanenza del reparto nella nostra città, che ci conferma come questo momento che ora stiamo vivendo sia, unitamente alla ricorrenza del 13 maggio 1944 dedicata alle vittime dei bombardamenti, la più fidentina delle manifestazioni civili."
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