20 Settembre - 7 Novembre 2021
GIORNI E ORARI in cui visitare le due mostre:
Dal 20 settembre fino al 7 novembre, compresi sabato e domenica:
venerdì, sabato, domenica ore 9 – 12,30, ore 16 – 18.30
L’architettura per Mario Botta è un’attività progettuale che deve dialogare con il luogo e la sua destinazione d’uso; in particolare l’architettura del sacro parte dal bisogno della spiritualità, insita nell’uomo e, proprio per questa ragione, “ho l’impressione, attraverso gli edifici di culto, di aver individuato le radici profonde dell’architettura stessa. I concetti di gravità, di soglia e di luce come generatrice dello spazio, il gioco delle proporzioni e l’andamento ritmico degli elementi costruttivi, fanno riscoprire all’architetto le ragioni primarie dell’architettura stessa”.
La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Mogno, Svizzera (1996), la Sinagoga a Tel Aviv (1998) con i suoi due spazi identici: uno destinato all’attività degli ebrei ortodossi, l’altro messo a disposizione degli ebrei più liberali, la Moschea di Yinchhuan in Cina, in corso d’opera, rappresentano tre progetti nel segno dell’ascolto, pur nella differenza liturgica e della cultura di riferimento.
Progettare significa viaggiare nel mondo e cogliere, là dove esistono le condizioni, non solo materiali, del costruire, il sentimento del tempo, con tutte le sue contraddizioni e le diversità. Ma è proprio nel “camminare la terra” che si esprime la ricerca dell’altro; i grandi cammini religiosi hanno sempre rappresentato il desiderio di andare oltre la propria persona. Come l’architettura destinata ai luoghi di fede, e Botta lo dimostra con coerenza e insistenza (sono più di 20 i suoi edifici di culto), nasce e si sviluppa sempre come il ritorno alle proprie origini, così per ritornare è necessario camminare con il corpo e la mente.
Senza camminare non è possibile progettare: la filosofia di Mario Botta, da sempre, è un invito ad andare oltre il proprio confine.
Il 16 ottobre 2018 Riccardo Carnovalini e Anna Rastello sono partiti dalla loro casa in Val di Viù sulle Alpi Graie, alle spalle di Torino, per realizzare un sogno: un anno in cammino alla scoperta delle bellezze, della storia e delle contraddizioni d’Europa.
11.275 chilometri, 22 nazioni europee, più di 15 milioni di passi e migliaia di incontri.
Dalla loro avventura è nato un libro 365 volte Europa delle Edizioni Magister di Matera, che propone 319 scatti realizzati durante il Cammino. Una selezione di queste fotografie è esposta al Palazzo degli Ex-Licei di Fidenza in occasione del Francigena Fidenza Festival.
Nessun commento:
Posta un commento