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lunedì 27 settembre 2021

San Donnino a Montechino e le chiavi propiziatorie

Il caro Umberto Battini, nostro inviato da Calendasco, mi gira queste "due foto inusuali", sono un S. Donnino con una chiave in mano e due chiavi dette Chiavi di San Donnino.
Incluse negli inventari della Diocesi di Piacenza hanno attirato l'attenzione di Umberto che trova curioso che S. Donnino porga alla Vergine Maria con Bambinello una chiave pressoché identica alle due chiavi conservate in una teca da qualche parte, sempre nel piacentino ma il catalogo non indica luogo preciso. 
Ma quale è il significato delle "Chiavi di San Donnino?

Ci dice tutto il Prof. Guglielmo Ponzi, il miglior studioso dell'iconografia del nostro Santo la cui festa, il 9 ottobre, quest'anno cade in giorno di sabato.


...rivestito di una pesante armatura, Donnino appare in un altare della parrocchiale di Montechino, in provincia di Piacenza. L'opera è particolarmente interessante, sia da un punto di vista strettamente iconografico sia storico-artistico. 
La Vergine, col Bambino in gloria sulle nubi è affiancata da due santi guerrieri, identici per costume e atteggiamento, solo guardando gli attributi specifici si può arrivare a identificare, a destra, il Santo patrono di Piacenza, Antonino, e, a sinistra, Donnino con in mano la chiave antirabbica. 
Questo attributo, già rarissimo nella sua iconografia, qui è addirittura l'unico elemento di riconoscimento. In questo caso l’identificazione è resa possibile per esclusione, con l’aiuto della traccia fornita dalla dedicazione stessa della chiesa e dai documenti dell’archivio parrocchiale. Una visita pastorale del 1775 testimonia
la presenza del martire fidentino nell'antica pala. 
E’ proprio questo documento a rivelarci qualche momento particolare della storia di quest’opera, che subentrò sull'altare maggiore della chiesa ad una tavola “imago aeterni Patris ridicule facta”, censurata dal visitatore Mons. Pisani
Egli decretò anche la distruzione di una inaccettabile statua del martire, secondo un atteggiamento quasi conseguente ai rigorosi dettami controriformisti che esigevano un'arte sacra decorosa da un punto di vista religioso ed estetico.
(tratto dal volume " San Donnino. Immagini di una presenza nella storia, nel culto, nell'arte" - Quaderni Fidentini N. 24)

Nella stessa area della diocesi di Piacenza sono
conservate queste due chiavi propoziatorie.
In alto si legge "Vicario foraneo di Borgotaro"

 

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