L'immagine che proponiamo sotto, per essere compresa nel contesto urbanistico cittadino, ha bisogno di una spiegazione. Abbiamo preferito utilizzare le parole, così cariche di significato, che nel vicino 2001, i progettisti hanno messo nero su bianco che per noi è diventato bianco sul fondo colorato della fotografia. Per i neofiti ricordo che l'Hotel de la Gare è l'edificio a destra che, nel frattempo, ha cambiato destinazione d'uso. L'aiola esistente era esistente nel 2001, nel corso dei lavori è stata eliminata insieme con la fontana che era al centro dell'aiola stessa.
Dettaglio costruttivo ed elementi botanici. |
Oh povr' Italia
Oh povr' Italia, dònna sträpäsäda.
sèrva sfrütäda c'la pèrda i tòcch;
trida, mälmìssa e mäl impiruläda.
piena 'd mägagni tamme 'l can 'd San
Ròcch.
Döšdät e arbècät, prima ch sia tròpp
tärdi!
Ciapa 'na scùa, o meliu, un bäciarèll.
pulissät da cul rüd e da chèll mèrdi.
ch'j'ha a-spurchè un sîd cl'era äcsé
bèl.
Bütta intla masa tütt chi bon da
gniênt,
ca magna äl nostri spali in pärlämênt,
sarnìssa in mèžža 'l mücc' chi pôch ca
väl
e šbata èl rèst sutt'acqùa int un
cänäl...
Sälva chi rär ca g'ha èl man pulidi
e manda ch'j'ätar a cäter-sö del bidi.
Ecco Ambrogio: questa è l'originale poesia di Vittorio Chiapponi.
Ora, la si
potrebbe ritoccare trasferendola a Fidenza.
Claretta
Non è necessario per trasferirla a Fidenza allungare o accorciare le maniche, prendiamo atto che calza a puntino.
Ambrogio
Ho letto l'articolo e mi sono di nuovo arrabbiata contro chi ha rovinato per sempre la nostra Città. I termini che usano, poi! Li avverto come un ulteriore schiaffo. Quel "Nuovi Terragli" ägh l'ho intèl bartón pü che 'na mägnäda äd quàtar pé äd gugnén e "Hotel de la Gare" tanme dudž'öv fritt intèl dulêgh. Mi sono messa a cercare una poesia che Vittorio Chiapponi mi aveva inviato, in anteprima assoluta, da quello che lui chiamava l'Eremo di S. Antonio e che non trovavo più da anni. L'ho trovata e te la invio da inserire sotto il tuo eccellente servizio.
RispondiEliminaOcchio all'interpretazione: l'aiola esistente (secondo me) non è l'aiola che era davanti alla stazione, con la fontana in mezzo, bensì l'aiola parallela a via Gramsci con le panchine e le piantine dai bei colori rosa in primavera, e infatti proprio fino a quell'aiola arriva ora il fantomatico Hotel de la Gare, che ha in effetti invaso l'intera carreggiata (una delle due, parallele) arrivando appunto a tale aiola.
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