Forse dopo aver letto questo libro, ci penserete su un attimo in più prima di ordinare una mozzarella di bufala, un formaggio stagionato o un tagliere di prosciutti di prima scelta. Il perché lo spiega Cibo criminale. Il nuovo business della mafia italiana, il libro-inchiesta firmato da Mara Monti e Luca Ponzi per Newton Compton (356 pagine, 9,90 euro). Spulciando documenti inediti, gli autori dimostrano quanto sia forte e ramificata la presenza di ’ndrangheta, mafia e camorra nell’industria alimentare nostrana. Il fenomeno si chiama agromafia e continua a inquinare i prodotti simbolo del made in Italy e della dieta mediterranea, comprandosi il silenzio-assenso di chi dovrebbe garantire, attraverso controlli certosini, la qualità e la genuinità di ciò che arriva sulle nostre tavole e che viene esportato in tutto il pianeta. Bastano due numeri per rendersi conto di quanto frutti questo business alle mafie e di quanto, viceversa, danneggi il nostro sistema economico: un fatturato da 12,5 miliardi l’anno attraverso un giro sporco di falsificazioni del marchio italiano nel mondo che produce un danno da 60 m |
Cerca nel blog e nelle pagine collegate
mercoledì 15 maggio 2013
Antipasti di lettura da digerire in 7 giorni
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento