Al Dpcm varato dal Governo nella tarda serata del 10 aprile ora si somma e si integra appieno l’ordinanza appena siglata dal Presidente della Regione. I provvedimenti scatteranno dal 14 aprile e proseguiranno fino al 3 maggio.
IN EVIDENZA
1️⃣ E’ confermata la possibilità di vendita a domicilio per tutti gli esercizi commerciali che non possono ancora riaprire l’attività
2️⃣ La vera novità del provvedimento regionale è che riparte la vendita di alimentari nei festivi (tranne che il 25 aprile e il 1° maggio). Scelta che allunga i giorni di spesa possibile e può contribuire a snellire i flussi di pubblico, INSIEME alla raccomandazione del Governo affinché si allunghino gli orari di funzionamento
3️⃣ Viene confermato lo stop in Emilia Romagna di tutti i mercati, anche quelli alimentari (ad eccezione dei mercati coperti o recintati, che a Fidenza comunque non ci sono).
4️⃣ Le imprese che restano chiuse possono però vendere quello che hanno in magazzino (richiamando nel caso i lavoratori necessari)
LO SBARRAMENTO ALZATO DAL GOVERNO
L’ultimo Dpcm appena varato in formato jumbo manda in pensione i cinque Decreti precedenti, ne ammoderna i contenuti, ORDINA alcune cose con grande forza (es: la DIDATTICA A DISTANZA). Le nuove misure entrano in vigore martedì 14 aprile e ci porteranno fino al 3 maggio. Un decreto, soprattutto, a ILLUSIONI ZERO per chi sperava sul fronte imprenditoriale nel rock and roll della riapertura delle fabbriche a passo svelto, dopo Pasqua.
RIGORE MASSIMO PER I LUOGHI DELLA SPESA
IL GOVERNO VUOLE ORARI PIU’ LUNGHI PER DILUIRE LE CODE
Fare la spesa può essere un rischio. Grosso. E allora il Dpcm RACCOMANDA ai titolari (tutti, dai negozi ai supermercati/ipermercati) di fornire guanti monouso per la spesa e gel per disinfettare le mani accanto alle casse, anche vicino ai sistemi di pagamento. Prescritte le mascherine per i lavoratori, pulizie almeno due volte al giorno. E poi ingresso uno alla volta nei piccoli negozi (fino a 40mq). Ma la grande novità è la richiesta che impatterà sui supermercati alimentari di orari più lunghi per evitare code (e quindi rischio assembramenti).
DAL LEGNO AL GIARDINAGGIO FINO ALL’ELETTRONICA: LE NEW ENTRY
Poche numericamente le attività che con i celebri codici Ateco sono state riattivate ma alcune erano molto attese: il giardinaggio (solo per la manutenzione) si sblocca, insieme alla silvicoltura necessaria per fornire legname, le librerie, le cartolerie (finalmente, come sa chi ha dei bambini a casa da scuola…) e il relativo commercio all’ingrosso di carta e cartone, le rivendite di abbigliamento per bimbi e neonati. Si pensa all’agricoltura che sta per aprire la stagione e si da l’ok alla produzione di fertilizzanti. Dai campi ai computer: si libera la produzione di componenti e schede elettroniche per tornare a fabbricare device.
IL GOVERNO TIRA DRITTO CON LA SERRATA (LOCKDOWN)
La serrata, il lockdown, prosegue ma A DIRE IL VERO IL GOVERNO LASCIA APERTE ALCUNE PORTE per chi dovrà tenere chiusi i cancelli dell’azienda (ok alla vendita delle merci stoccate in magazzino già sdoganata dalla Regione, attività che possono comunque proseguire a distanza o con lavoro agile, l’ormai classica possibilità di comunicare al Prefetto la ripresa dell’attività perché facenti parte di una filiera) mentre per chi è classificato essenziale per l’economia del Paese c’è l’obbligo di applicare le misure anticontagio sul posto di lavoro (nella sezione apposita del post trovi il link e la sintesi di Inail).
Tutti i dettagli alla pagina del Comune di Fidenza |
Nessun commento:
Posta un commento