Totalmente nuovo l'aspetto che verrà ad assumere questo luogo di Fidenza ridotto ad area spoglia per quattro anni dopo l'abbattimento del Palazzo o Villa Panini d'inizio novecento. Le difficoltà del settore edile potevano far pensare ad un ulteriore protrarsi nel tempo dell'utilizzo dell'area, evenienza questa che avrebbe penalizzato il centro ormai assai debole di appetibili insediamenti abitativi.
Il rischio di impresa in questo caso è stato assunto dalla ditta Montanari, proprietaria del terreno, che oggi è praticamente la sola che ha accettato la scommessa di costruire nel centro cittadino. Ricordiamo la ripresa ex-novo o quasi del progetto Palazzo Bellotti i piazza del duomo inaugurato il mese scorso.
Il recupero dell'area ex-Panini era nella logica delle cose restava l'enigma del cosa e quindi del come. Abbandonato il progetto iniziale di costruirvi una villa di prestigio, il nuovo progetto, approvato dalla sovrintendenza, prevede un condominio dalle linee squadrate con alcune soluzioni originali in parte discutibili anche se rispettose delle prescrizioni della sovrintendenza stessa.
Nulla ci rinvia al vecchio edificio se non il contenimento dell'altezza del complesso che non dovrebbe risultare maggiore di quella del palazzo abbattuto.
Nulla ci rinvia al vecchio edificio se non il contenimento dell'altezza del complesso che non dovrebbe risultare maggiore di quella del palazzo abbattuto.
Le vicende che hanno portato alla demolizione totale della palazzina, quasi centenaria, potete trovarle alla pagina fidenzaluoghi.it/PalazzoPanini. Le responsabilità non sono ancora totalmente chiarite.
Sulla sinistra nella foto Palazzo Panini nel contesto urbanistico del primo novecento |
Boh! Me sò pö csa dîr. Da queste tue foto, Ambrogio, il condominio non sembra neanche quell'obbròbrio che temevo. Certamente non riuscirà a farmi dimenticare la palazzina liberty, mo, fòrsi sum me, bäbbion'na, ca gh la cäv mîa a rèstèr parsuäša... Panta rei.
RispondiEliminaI ricordi restano e il presente può non persuadere. Questa è una cosa, altra cosa è criticare per criticare, eventualmente pilotando commenti di sprovveduti, nascondendo parte della realtà. Non saremo più borghigiani, saremo fidentini ma non corvi.
RispondiEliminaSignora Claretta, è vero la nuova palazzina non è niente male, peccato che non regge con il contesto ambientale, e non c'è da sorprendersi perchè sembra che in fidenza vada di moda nell'edilizia voler far sorgere a tutti i costi un "nuovo" che a mio giudizio "stona".
RispondiEliminaAmbrogio, tu che conosci la storia meglio di me, mi spiegheresti dove stavano i tanti "paladini della lotta al cemento" negli anni in cui si approvava il piano in cui venne previsto che "Villa Panini" poteva essere demolita e ricostruita con gli attuali criteri?
RispondiEliminaAi tanti "indignati" del giorno dopo verrebbe solo da dire che forse sarebbe meglio indignarci di meno dopo ma adoperarci di più prima.
Antonio hai ragione nelle conclusioni, ma devi considerare che allora e, in certa misura anche ora, la cosa non è facile. Nel caso specifico il tutto si è giocato nelle settimane precedenti, e quelli che si sono poi scandalizzati hanno lesinato le informazioni (perché siamo una città che preferisce il pettegolezzo all'informazione) e chi ha messo in atto la protesta la tatticamente gestita male (meglio gestire uno scandalo dopo che impedirlo, impedirlo non fa scoop, e nemmenocommenti).
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