mercoledì 6 agosto 2014

Comerci e Malvisi perdono il treno e noi la stazione

Il Consigliere Comerci  durante il
suo intervento in Consiglio Comunale
Umiliata urbanisticamente dalle Torri, umiliata nella sua funzione primaria dall'alta velocità che la trascura, la stazione di Fidenza, voluta e costruita dal fascismo, come ci ricorda Giuseppe Comerci, ha un sussulto d'interesse nel Consiglio Comunale del 31 luglio 2014 per merito dello stesso Comerci.
Da quella stazione partirono i nostri fanti alla conquista dell'Impero e poi non dimentichiamolo i pendolari per studio e lavoro in era democratica.
Ma attorno da dieci anni il caos e le ristrutturazioni, tutto, tranne che umanità, ed oggi è un "non luogo".
Ma basta anche questo poco per un botta e risposta in Consiglio Comunale tra Comerci e Malvisi nella noia dei presenti.
Le argomentazioni di Malvisi (vedi ritaglio sotto) sono tutt'altro che convincenti, rifugiarsi nell'imputare alla passata Amministrazione la perdita di importanza della nostra stazione non è corretto. 
Mi fa notare S. C. che "andrebbe invece ricordato che in Regione l'Assessore alla viabilità e trasporti c'è da due legislature ed è della provincia di Parma. Alfredo Peri, già sindaco di Collecchio. Più che ai politici fidentini è all'assessore regionale che andrebbero ascritte le ricadute negative delle politiche imprenditoriali delle ferrovie dello stato". 

5 commenti:

  1. Carissimo Ambrogio e lettori tutti di www.fidenza-luoghi.blogspot.com, nel periodo in cui ho scritto più inensamente su questo blog avevo fatto una boutade tra il serio ed il faceto, ma l'argomento voleva essere molto più serio che scherzoso. Se ricordate ci fu una diatriba tra Parma e Reggio Emilia per la fermata mediopadana dell'alta velocità, vincitrice ne uscì la seconda (forse per intercessione di Nilde Jotti in prima battuta e Romano Prodi in seguito). Ragionevolmente non mi sembra che il nodo ferroviario di Reggio offra consistenti collegamenti, solo linee secondarie e a bassa utilizzazione. Parma, invece, si trova al centro di vari collegamenti: naturalmente la linea storica Milano-Bologna (come Reggio), ma anche con La Spezia, Brescia e la linea privata Parma-Suzzara, senza trascurare la vicinanza con l'aereoporto giuseppe Verdi. Se invece qualche politico poco lungimirante anzichè preoccuparsi di "Torri Gemelle" ed altra cementificazione selvaggia e realizzazioni di opere inutili (ad esempio la fontana che ancora oggi costa quasi 60 mila euro l'anno di manutenzione, oltretutto di una bruttura unica), oltre che dannose, avesse proposto la soluzione di ospitare a Fidenza la fermata mediopadana dell'alta velocità, forse qualche problemino l'avremmo risolto. Utopia? Retorica? Assolutamente no! Anche qui la ferrovia storica Milano-Bologna e collegamenti con Fornovo e relativo proseguimento per La Spezia, Fidenza-Cremona (che per alcune corse si estende a Bergamo e Brescia) e linea per Salsomaggiore (oggi piuttosto spenta, ma allora fiorente località termale molto frequentata, così come la sua frazione di Tabiano Terme). Più strategica la posizione di Fidenza, a metà tra Parma e Piacenza ed equidistante da Cremona, inoltre molto comodo il raggiungimento dell'aereoporto Giuseppe Verdi, in momenti di traffico raggiungibile più velocemente da Fidenza che non dalla stessa Parma, la proposta era lecita o scandalosa? In fin dei conti il bacino d'utenza delle provincie di Parma, Piacenza e Cremona sarebbe stato più consistente che non le sole Parma e Reggio Emilia

    RispondiElimina
  2. Germano, Fidenza influisce niente sulle scelte politiche o che alla politica sono connesse. Nel limbo in cui si trova è facile preda di decisioni maturate altrove, dal '46 è così. Come puoi pretendere che una scelta come questa, se poi vai dove la stazione poteva trovare localizzazione cosa vi trovi? Ti rispondo io: la città del freddo!

    RispondiElimina
  3. E pensare che Fidenza, ha subito quel popò di bombardamenti nella 2ª Guerra, perché ritenuta "Citta Ragno" causa la sua ragnatela di linee ferroviarie.
    C'era una volta tutto quel che c'eraaaa♪♫.... Povera Borgo nostra forestieeeeraaa♪♫.

    RispondiElimina
  4. Ma era proprio questo, Anbrogio, il sottinteso che mi sembra chiaro tra le righe, volevo solo fare una riflessione sulle occasioni mancate di Fidenza, per scelte politiche o di scelleratezza, che forse sono la stessa cosa in quasi tutti i casi. Scelleratezza è far impiantare in una superficie enorme rispetto all'occupazione una Marconi Freddeuropa vicino ad un'autostrada e dove sono occupati solo tre o quattro fidentini, tra l'altro direi che è una bomba ecologica innescata. Ma la stazione dell'alta velocità che non l'avrebbero mai fatta a Fidenza lo sapevano anche i sassi, ma era così un'idea pazza? Successe la stessa cosa, ma l'errore costò ben di più, in occasione della realizzazione dell'Autosole: il progetto prevedeva il casello all'altezza di Castione Marchesi (distanza da Fidenza invariata, così come da Salsomaggiore e Tabiano, molto più vicino ai luoghi verdiani, in più nessun ostacolo da superare per giungere in queste località. Qualcuno decise di farlo dove si trova attualmente, ma con il problema che i grossi mezzi di trasporto non passavano sotto al tunnel tra cimitero e stazione. I veicoli pesanti stavano fermi per ore al passaggio a livello, oggi chiuso, della strada che da via Marconi sbucava davanti alla Torretta, oggi acquisita dalla Bormioli. Ci vollero anni per realizzare un costosisimo pezzo di strada, che era stato costruito anche in vista di eventuale ampliamento, naturalmente mai efffettuato, quindi altri soldi buttati

    RispondiElimina
  5. Riguardo al fatto che a Fidenza non ci passa l'alta velocità, mi viene da dire: meno male. Altrimenti che alta velocità sarebbe. A Parma hanno speso chissà quanti soldi per la bretella che poi non è mai stata usata. Altro discorso il traffico verso le altre mete. Tali vie andrebbero potenziate, ma chissà quali logiche ci sono dietro. Secondo voi perché la stazione medio-padana l'hanno messa a Reggio Emilia? Non si fa in tempo a salire che si è già a Bologna. Io ho sempre tifato per un treno che continua andare avanti e indietro da Salso a Parma.
    Fausto

    RispondiElimina