Sorprende la notizia, diffusa stamane col dovuto rilievo dal quotidiano locale, di un topo letteralmente piovuto dal tetto di un'edicola cittadina in Via Gramsci. Le ipotesi sono tuttavia tante, compresa quella del suicidio di cui tuttavia non si conoscerebbero i motivi.
Circa la provenienza esistono varie alternative, la più accreditata porta direttamente alle ex-carceri, edificio in via di degrado da oltre dieci anni, a tanto datano infatti la decisione ed il progetto di ristrutturazione.
Quello che tuttavia più sorprende è la notizia che "il ratto è rimasto sul marciapiede di Via Gramsci, in pieno centro storico all'altezza del Parco Matteotti, sino al giorno dopo".
Ci si chiede cosa sarebbe successo se fosse piovuto in periferia.
In questo periodo, si nota un 'eccezionale proliferarsi di ratti, ovunque. I quattro sofistici (inväsgnè) gatti adottati dalla scala N° 16 di Via Martiri 11 Marzo, sono stati allevati con crocchette e prelibatezze in scatola, tanto che rifiutano ogni altro cibo fatto in casa e non li avevamo mai visti dare la caccia a 'n sürägh. Orbene: da un mese a questa parte, almeno una volta al giorno, gli aristogatti, depositano all'ingresso, un topo cadauno. Qualcuno ha persino imparato a mangiarli. Suppongo che la causa si debba attribuire alle abbondanti piogge di quest'estate balorda ed alla conseguente situazione delle fognature. Il prato di casa mia, il Palazzetto dello Sport e la Piscina Coperta coprono un tratto del Bargnöla che, in alcuni punti, è ancora scoperto.
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