Questo augurio non è del tutto disinteressato. Se qualche grillaro esperto, verso le h 10/10,30, passasse per Via Togliatti all'altezza del Palazzetto dello Sport e delle Piscina Coperta e buttasse un occhio nell'ubertoso prato del N° 15/16, antistante, sarebbe una gran bella cosa. Se poi, mosso a compassione, si fermasse per dare una mano a due vecchie consuocere che, per la prima volta si staranno destreggiando cum barbecü e carbunèlla, saréss ämmèj ammò.
Chi di voi, amici di fb, vorrà avere sulla coscienza il mancato pranzo ferragostiano delle due anziane donne, abbandonate, da figli, nuore e generi degenerati?
Chi oserà volgere lo sguardo altrove dopo aver ricordato che otto anni fa, il Sindaco Cerri, premiò la Scala N° 16 per l'attivo lavoro di organizzatrice di cene ed eventi condominiali atti a creare una felice convivenza?
Chi oserà volgere lo sguardo altrove dopo aver ricordato che otto anni fa, il Sindaco Cerri, premiò la Scala N° 16 per l'attivo lavoro di organizzatrice di cene ed eventi condominiali atti a creare una felice convivenza?
Bon, credo di avervi sufficientemente commossi.
La Claretta
Verso le h 10, 30, dopo aver raccolto spròcch e spruchén sùtta 'l pianti, dopo aver consumato tütt i quädrèj biânch pr invièr èl fögh, tütt èl sprincén par dèr la fiama, ormai quasi in preda alla disperazione, una delle due anziane (provate ad immaginare quale) si è piantata in mezzo alla strada per chiedere aiuto.
RispondiEliminaIl 15 d'Agosto....quasi un deserto. Finalmente transita un signore che ascolta la musica con le cuffie in testa e: "Mi scusi...Si intente di grigliate?" "Come?" Chiede togliendosi uno de i due auricolari. Ripeto la domanda per avere la risposta che, no, lui non aveva mai acceso una griglia in vita sua. Altro interminabile lasso di tempo, mentre l'altra consuocera la burdiga, la trägata e la šburniža in quello che nessuno avrebbe osato chiamare fuoco, quando passa un giovane. Bello come un dio greco, capelli neri, dorso nudo (e che dorso), camminata da corridore, forte pronuncia di Bergamo de hùtta. Viene bloccato, acconsente e dedica, alle due senili borghigiane del sasso, un'ora buona di quello che doveva essere per lui, un intero giorno di riposo. La carbonella arde, sfrigola; i spròcch i s'ciòpgän. È fatta. Gli vien dato il necessario per lavarsi le mani; gli viene offerto da bere e da mangiare, ma non accetta nulla; gli viene chiesto almeno il nome, ma non lo rivela. Accetta di lavarsi le mani e se ne va. Grazie giovane sconosciuto che chiamerò Gabriele. Poi, la gradita sorpresa della visita di Ambrogio e gentile consorte. Di seguito, una scorpacciata di ottima carne alla griglia, soffocata da una zabajone con amaretti al marsala. Il tutto annegato cul nužé. A tratti un venticello rigenerante, asciugava il viso delle due anziane, neofite della griglia e faceva vibrare le frondose piante del loro giardino. Il Ferragosto più bello della mia vita.
CLARY, TU NON LO SAI, MA QUELLO SI CHIAMAVA VERAMENTE GABRIELE, ED ERA NIENTEPOPODIMENO CHE L'ARCANGELO. L'AVESSI SAPUTO PRIMA, INVECE DI ANDARMENE SU FINOA BRESCIA DA UN MIO PARENTE, VENIVO IO A DARTI UNA MANOI -ED ANCHE BOCCA E DENTI, I MIEI!- PER QUELLA GRIGLIATA. Tu vedessi che torace che tengo, con tanto di tartaruga muscolare in bella mostra! Mi chiamano lo sbronzo- non stronzo, eh- di Riace.
RispondiEliminaBiffino, so per certo che si chiama Gabriele, perché io, questa mattina, mi sentivo molto, ma molto Tobia..
EliminaLui mi fa morire e poi
E poi mi fa rivivere.
Io sì lo so
Che uomo è lui.
Lui ha il viso d'angelo
Ma lui ha un torace bronzeo
E se ne va senza un perché
Ma un giorno poi ritorna qui
Ma per me lui è sempre un angelo
Ma per me lui è un dio ellenico
Oh sì per me lei è sempre un angelo
Un angelo che torna quando non l'aspetti più.
Quaggiù le siòre piangono
Però, però non muoiono.
Quaggiù un fuoco aspetta lui
Ma lui chissà dov'è.
Lui mi fa morire e poi
E poi mi fa rivivere.
Io sì lo so che uomo è lui
E' un angelo è un diavolo.
Ma per me lui è sempre un angelo
Ma per me lui ha il viso d'angelo
Oh sì per me lui è sempre un angelo
Un angelo che torna quando non l'aspetti più