Una-guida-per-permettere-alle- |
Ciao,
ho visto che hai menzionato http://www.unwomen.org su fidenza-luoghi.blogspot.com/ 2012/11/giornata- internazionale-contro-la.html, volevo ringraziarti per il lavoro che stai svolgendo nel promuovere le donne.
Vorrei suggerirti di condividere questa guida appena uscita che parla della sicurezza online per le donne.
E' stata scritta da donne per le donne e permette alle donne di proteggersi on-line.
Mi è piaciuto il modo in cui hanno dato alcuni suggerimenti e soluzioni su cosa fare in ogni situazione.
Grazie per il tuo lavoro nell'aiutare le donne a proteggersi online,
Klara
* Alcuni nomi e dettagli identificativi sono stati modificati per proteggere la privacy delle persone. |
Certo che è duro constatare che, dopo milioni di anni, siamo ancora qui a dover prendere atto che una metà del mondo, e forse la migliore, ha ancora e vieppiù bisogno di proteggersi contro l’altra parte. È ben poco il tempo e lo spazio in cui le donne, dopo migliaia di anni di soprusi ed oscuramenti, sono finalmente riuscite ad uscire dall’ombra per fare timidamente capolino nella vita civile, dominata dai maschi. Maci, maschilisti, misogini e ginofobi sono subito partiti all’attacco, per ricondurle all’ovile.
RispondiEliminaConcordo appieno, Franco; non ci riusciranno più.
RispondiEliminaMah, sinceramente non capisco questo voler differenziare a tutti i costi, quando un utente è online non importa sia maschio o femmina, una volta connessi siamo tutti uguali, sullo stesso piano in tutto e per tutto.
RispondiEliminaAttendo con ansia una guida per uomini fatta da uomini...
Anonimo, e per gli LGBTQI, che facciamo?
EliminaPer curiosità mi sono preso la briga di leggere questa fantomatica guida e devo dire che è veramente penosa e per certi versi anche irritante, almeno per me, umile maschio quasi sessantenne, che crede (e spera) di avere ancora una minima parte di cervello funzionante.
RispondiEliminaNon sto qui a disquisire i vari termini pretestuosi e, per certi versi, un pochino stupidi, usati nella "guida", posso solo brevemente concludere che la tecnologia, così semplificata come lo è diventata ai nostri tempi, non fa altro che dare spazio ai molti che non lo meritano, che hanno pochissime capacità di valutazione, cultura, consapevolezza e coscienza di se stessi, del mondo che li circonda e nemmeno una minima idea di quello che stanno facendo o vorrebbero fare.