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giovedì 6 settembre 2018

Vittorio Bachelet, l’Azione Cattolica e il suo contributo per l’Italia ieri e oggi

VENERDI 14 SETTEMBRE ore 21:
“Vittorio Bachelet, l’Azione Cattolica e il suo contributo per l’Italia ieri e oggi” incontro con l’on. Rosy Bindi intervistata da Paolo Seghedoni (giornalista e delegato AC regione Emilia Romagna) al Ridotto del Magnani.

SABATO 15 SETTEMBRE ore 11:
inaugurazione di via Vittorio Bachelet
Vittorio Bachelet


Nel 1964 Vittorio Bachelet diviene presidente generale dell'Azione Cattolica, il lungo periodo alla guida dell'Azione Cattolica si conclude nel 1973 dopo tre mandati, l'ultimo dei quali, dal 1970 al 1973, come primo presidente dell'AC ridisegnata dal nuovo Statuto. Viene poi nominato vicepresidente della commissione pontificia per la famiglia, del comitato italiano per la famiglia, della Commissione italiana Justitia et Pax.
Dopo le elezioni amministrative del giugno 1976 è eletto a Roma in Consiglio comunale, nel dicembre dello stesso anno viene eletto vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura.
Nel 1980, il12 febbraio, è ucciso dalle Brigate rosse al termine di una lezione universitaria.
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Azione Cattolica e politica
Un ricordo lontano
La tessera porta la firma di Carlo Carretto Presidente centrale della Gioventù Italiana di Azione Cattolica (Giac) dal 1946 al 1952. Sarà proprio nel 1952 che esplodono i contrasti che covavano da tempo, in campo cattolico, riguardo ai rapporti con la politica. Trovandosi in disaccordo con una frazione importante del mondo cattolico che progettava un'alleanza con la Destra, Carlo deve dimettersi dal suo incarico di Presidente della Giac e ricerca con altri amici nuove strade su cui indirizzare l'azione del laicato cattolico impegnato. E’ in tale periodo di laboriosa e sofferta ricerca che matura la decisione di entrare a far parte della congregazione religiosa dei Piccoli Fratelli di Gesù fondata da Charles de Foucauld.

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