La semplicità fa da sfondo a questo incontro, carico di illuminate "complicità" che si trasformano in partecipazione attiva. Don Alessandro il messaggero, Mirella la fotografa, Laura ed Enzo ad accogliere le emozioni della visita e scriverle per noi.
Tutto questo è ruotato attorno all'incontro avvenuto il 12 settembre tra un vescovo, il nostro Vescovo Ovidio, ed un pittore, il nostro Pittore Rino.
A.P.
Grazie a Don Alessandro Frati, Presbitero della Diocesi di Fidenza, Rino ha visto la presenza del Vescovo Ovidio in casa sua.
Una visita attesa, un'accoglienza calorosa per Sua Eccellenza che ha sfidato il caldo di questa incredibile "fine estate".
Lo attendiamo con Rino, Olga e Mirella Capretti, il trillo del citofono ce ne annuncia l'arrivo. Lo vediamo smontare dalla bici, oggi tutti noi abbiamo optato per le due ruote, cerchiamo un refolo di vento in questo caldo umido e afoso, anomalo per questo 12 settembre.
Don Alessandro presenta tutti noi al Vescovo.
Lo attendiamo con Rino, Olga e Mirella Capretti, il trillo del citofono ce ne annuncia l'arrivo. Lo vediamo smontare dalla bici, oggi tutti noi abbiamo optato per le due ruote, cerchiamo un refolo di vento in questo caldo umido e afoso, anomalo per questo 12 settembre.
Don Alessandro presenta tutti noi al Vescovo.
Sua Eccellenza manifesta stupore per i novant’anni di Rino, per la sua vitalità e la presenza nel mondo dell’arte locale.
Colgo uno sfavillio nello sguardo azzurro di Rino quando, a capo della nostra piccola delegazione, guida il Vescovo alla scoperta delle sue opere.
Le “più degne di nota” chiede Mons. Ovidio a Rino …
cominciamo quindi dalle sculture.
Si affacciano ai nostri occhi da una piccola porta che si apre su lucide ellissi di legno lavorato, limato, lucidato. Mirella racconta di come il legno, rinvenuto nel bosco o nella secca del Po, un vecchio tronco abbandonato o una radice insignificante ai più, presenti un’anima e narri le proprie potenzialità per una seconda vita alla visione e alla forza tenace dell’Artista.
L’ultima in ordine di tempo “Fiamma Ardente”,
con il suo lucido arancio saluta i nostri occhi, accompagna i nostri passi nell’ascesa verso il “Laboratorio”.Figure, paesaggi, ciclisti, impasti di terra e colore, legni e trame si alternano alle pareti … unico neo di questa “galleria d’artista” il poco spazio, quasi un togliere fiato e aria alle opere che Rino allinea in un’esposizione permanente.
Apriamo la mansarda: da bravi soldatini tutti i quadri stanno per ben allineati e divisi per soggetti, lungo le pareti, tentativo affannato di mettere ordine, di catalogare nell’opera sempre fervida ed inarrestabile di Rino.
E poi le tavolozze, le ultime produzioni che gridano quanta energia e creatività scorra dagli occhi alle sue dita impregnate di colore, giusto prolungamento del gioco di spatole operose che stanno, solo per ora, a riposo fra tubi di acrilici strizzati a fondo, appena iniziati o per metà usati …
RINO e i suoi pastelli |
Un viaggio tra le emozioni per noi, una passeggiata densa di sollecitazioni per Sua Eccellenza.
Parole preziose, distillate con cura e attenzione per l’opera intera di Rino. Soprattutto le tele con gli alberi sono piaciute a Mons. Ovidio. Quella tela di juta che emerge nuda tra intense spatolate nel verde tanto amato e studiato da Rino, nei suoi ocra e marroni di terra e memoria.
Ma è nel commiato, mentre Rino si appresta a scrivere la dedica nel suo catalogo da donare all’illustre Ospite, che Sua Eccellenza ci sorprende: auspica uno spazio adeguato, un luogo per dare luce, vita e respiro a questa grande e notevole produzione.
Una bella retrospettiva, ecco quello che ci auguriamo!!!
Ci riusciremo?
Le parole del Vescovo Ovidio aprono uno spiraglio e mettono ali alle nostre speranze!
Ci salutiamo così portando sulle nostre persone, nel nostro cuore, una benedizione.
Grazie Eccellenza, questo incontro è stato particolarmente speciale anche per noi, e grazie a Rino che ci ha invitati ad essere presenti!
Laura ed Enzo.
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