Pinocchio, il burattino di legno, torna in veste cinematografica ad incantare grandi e piccini con le sue fantastiche vicende , suscitando sempre il medesimo interesse.
Tante sono state le pubblicazioni
e le rappresentazioni , tuttavia “Fidenza ha il vanto di aver ospitato
per prima il Burattino rimesso a nuovo in veste latina, ma sempre così
spensierato, smaliziato e simpatico” ( Il Risveglio- Nov. 1950)
Del valore del suo messaggio, che
va ben oltre qualsiasi semplicistica interpretazione, fu profondamente
consapevole il sacerdote fidentino Prof. E. Maffacini che scelse di tradurlo in
latino, affinché nella versione in italiano agli alunni si svelasse in forma
allegorica un insegnamento sempre attuale e fosse favorito un accostamento alla lingua classica di cui
riconosceva l'importante aspetto
formativo.
Con queste parole , sempre “Il Risveglio” annunciava la
pubblicazione di “Pinoculus”:
“Sono Pinocchio... Mi è saltato il ghiribizzo di mettere
il naso nella lingua di Plauto e Terenzio, ma non l'ò fatto per ischerzo!
Leggetemi e mi vorrete bene come prima!"
Spesso accade che le glorie del
proprio Paese vengano trascurate o dimenticate
e forse è il caso dell'illustre
latinista fidentino, la cui fama ha
varcato i confini non solo italiani, ma anche europei.
Marisa Guidorzi
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