Ieri sera, martedì 17 dicembre, un pubblico delle grandi occasioni ha occupato tutte le comode rosse poltroncine della sala cinematografica di via Mazzini al varo ufficiale dell'ultima "fatica" di Nino Secchi: il volume scritto ed illustrato "Ricordi" dedicato a Borgo San Donnino e Fidenza.
La "Presentazione" al libro è stata curata dalla Prof.ssa Maria Pia Bariggi, Assessore alla Cultura del Comune di Fidenza, ne riportiamo più avanti il testo integrale stampato poi arricchito dalla stessa Maria Pia introducendo l'incontro poi gestito da Nino Secchi con ampio coinvolgimento del pubblico.
Giancarlo Loreni, Francesco Ghisoni, Franco Giordani, Cristina Cerbi e tanti altri sono stati via via "spalle" di un "Nino Emozionato"!
Tutto il resto lo dicono alcune foto qui pubblicate e la visione-lettura delle 250 pagine del volume.
A. P.
|
Un dizionario di ricordi e… di sentimenti. Amore, gioia, tristezza,
malinconia, nostalgia e altre emozioni che Nino Secchi distribuisce con
l’impegno di non deridere, non compiangere, ma di comprendere i comportamenti
dei borghigiani, guardando indietro nel tempo, alle radici del nostro modo i esprimerci e invitando, con insolita
prudenza, a fare chiarezza.
Una guida di sentimenti per un sano esercizio intellettuale ed etico,
importante in questi giorni così superficiali in cui dominano l’incompetenza
e la
prevaricazione adottati come metodo.
Nino Secchi sa che i ricordi hanno molte forme w che necessitano di
passioni e di intuizioni. Tutto il libro è così pervaso dall’affettività intesa
come una realtà che niente può spazzare via dalla nebbia del tempo.
Come accade in tutte le guide c’è un punto di vista privilegiato che,
per l’autore, è l’Oriola, "una comunità o, in un certo senso, una famiglia
allargata”. In quella contrada, tutti
alla sera si ritrovano per raccontare e commentare gli eventi della giornata.
In quel mondo gli antichi mestieri venivano svolti con soddisfazione, i pranzi e le cene si
moltiplicavano per il gusto di stare insieme.
Dall’Oriola alle frazioni, alla
piscina Guatelli, alla stazione ferroviaria, alle colonie estive, alla Scuola
“Edmondo De Amicis” già “Rosa Maltoni”.
Qui si moltiplicano i ricordi grazie alle foto di classe nelle quali i singoli
borghigiani e fidentini si cercheranno e increduli si ritroveranno ai tempi
dell’infanzia. Ci sono ricordi per tutti ed è una festa per il narratore perché
nulla come le fotografie di classe costituisce un appuntamento con la storia personale
e della comunità.
La storia è quella di un Borgo coinvolto per secoli da aspre contese,
circondato di Comunelli nei quali quelle tradizioni che nel capoluogo risultano
dimenticate, mantengono vigore insieme ai ricordi.
Nel dizionario le radici antiche prevalgono e non sempre silenziosamente
gemmano, trovando un equilibrio nella contemporaneità e ribadendo l’importanza
dei valori mai superati.
Prof.ssa Maria Pia Bariggi
Assessore alla Cultura del Comune di Fidenza
|
Lieta del tuo successo, Nino. Mi rimane il grande rammarico di non poter più essere presente.
RispondiElimina