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mercoledì 3 ottobre 2018

Social-isti

Da Madga Voigt "Fear of Missing Out"

Social-isti
Il web accoglie milioni di social-mente iperconnessi, spesso in costante posizione aggressiva verso il prossimo, che massacrano di cattiverie, stupidità, volgarità, razzismo. C'è chi li ha etichettati come “webeti”, io li chiamerei “social-isti.
Tra di loro, i narcisisti, in delirio di onnipotenza, megalomani, egocentrici, falsi profeti, lupi travestiti da agnelli, e viceversa. Molti di loro soffrono di alessitimìa, la difficoltà a comunicare le proprie emozioni e, in caso di disagio, non considerano l’Altro come fonte di aiuto.
Il frustrato e disadatto digitale è spesso un hater e perpetra costanti sostituzioni di persona con il suo nick-name, è uno schizoide e paranoico. E' gente che vive stati ciclotimici di depressione, ipocondria e disturbi ossessivo compulsivi. Devono necessariamente digitare la loro dose quotidiana di offese. Malati di iconomania e selfie-nevrosi, soffrono spesso di Fomo, - Fear of Missing Out-, l'ansia tipica di chi deve controlla costantemente i social, per sentirsi vivo e considerato, nel timore di venire emarginato dal mondo virtuale in cui vegeta. Più della metà dei ragazzi tra i 15 e i 20 anni controlla lo smartphone circa 75 volte al giorno, arrivando fino a 110. 

La continua esposizione di se stessi, un perenne mettersi alla prova davanti a tutti, la celebrazione dell’immagine autoreferenziale e della propria vita quotidiana, ritenuta come unica ed esemplare: queste le caratteristiche dei Napalm51 mondiali. 

Essi sono, inoltre, ulteriormente stressati, sotto la spada di Damocle, sempre in agguato, del cyberbullismo. Si arriva alle dipendenze più assolute, con casi più o meno gravi: ci sono ragazzi che non escono più di casa per l’ossessione di rimanere sempre online, e che arrivano a svegliarsi, nel bel mezzo della notte per consultare lo smartphone, nell’ansia di essersi persi qualche post. 

Franco Bifani

1 commento:

  1. Ambrogio, grazie per le pubblicazioni. L’immagine che hai postato mi ha evocato un Passero solitario moderno, non più in vetta alla torre antica, ma posato sui fili della corrente elettrica.

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