Presso il Ridotto del teatro G. Magnani di Fidenza è stato presentato il volume "Progetti architettonici e urbani per borgo San Donnino" a cura di Gino Delledonne Aion Edizioni, Firenze 2012 in cui sono pubblicati i progetti architettonici urbani per la città, elaborati presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Parma, e tradotti in un volume dall'Arch. Nicola Delledonne.
Nicola Delledonne ha introdotto spiegando gli obiettivi e gli approcci metodologici dello studio ripreso nel volume precisando che Fidenza si presta bene ad una indagine che vuol essere di studio e nel contempo non prettamente teorica. Fidenza infatti è una città non complessa malgrado i recenti sviluppi. Lo studio si limita alla sola parte storica dell'abitato per limitarsi poi ulteriormente a due porzioni urbane o grandi "isolati".
Il primo comprende l'area attorno alla chiesa di san Pietro Apostolo dal palazzetto dello sport e, oltre Piazza Gioberti, l'area del cinema Cristallo e dell'ex oratorio Don Bosco. La seconda riguarda l'area del vecchio ospedale, ma qui come sappiamo i lavori sono in corso e, come sarà chiaro in seguito, inutile parlarne.
L'esposizione di Nicola Delledonne è interessante ancorché, come spesso o sempre succede, può per molti versi apparire slegata dal progetto che poi si mette in campo.
A Gianni Delle Donne spetta l'illustrazione del progetto San Pietro che prevede il mantenimento della chiesa, dell'annesso ex-convento ore palazzo delle Finanze e di un porzione dell'ex-oratorio. Via quindi il palazzetto dello sport, la canonica, il cinema, e la parte non storica dell'ex oratorio.
Piazza Gioberti è al centro dell'area presa in considerazione dallo studio. A sinistra vediamo la chiesa di San Pietro e l'ex convento che verranno conservati. |
Al posto del palazzetto una grossa struttura con due sale cinematografiche simmetriche, un piazzale, tra chiesa e nuova struttura con parcheggio interrato, un passaggio pedonale per accedere alla nuova piazza transitando dal chiostro dell'ex convento. Un mercato coperto troverà collocazione nell'area del cinema Cristallo prolungandosi sino a via Bacchini. Sono poi stati illustrati i dettagli architettonici del progetto.
"L'architettura è troppo importante per lasciarla agli architetti" annota a penna sul mio blocco il vicino di posto, forse voleva riferirsi all'urbanistica, ma il concetto è chiaro. Proporre due cinema nel futuro di Fidenza appare anacronistico se si tiene conto che avviene proprio nel giorno in cui l'unico cinema fidentino chiude per mancanza di clienti. Se poi guardiano in prospettiva decennale non c'è futuro per il cinema, sia in offerta tradizionale che in multisala. Ma tutto quello che si elabora può essere corretto e quindi non vana sarà l'elaborazione degli studenti, magari nelle demolizioni.
Sugli interventi di contorno degli altri relatori non mi soffermo, pongo invece l'accento sui richiami alla realtà dell'assessore Pier Luigi Zanettini prima e del sindaco Mario Cantini poi.
Ambrogio, io sarei anche intervenuto, se solo fosse stato possibile avvalersi di una traduzione simultanea dal linguaggio specialistico architettese, di nicchia, ermetico ed oscuro, alla parlata quotidiana di noi poveri mortali, a digiuno di certe specializzazioni e specialità lessicali.
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