Caro amico Ambrogio,
sono rimasto allibito,
stamane, quando ho letto la notizia che la casa di produzione Tao-Due, che pure
ha prodotto molte fiction di successo, di carattere poliziesco, come “Il Capo
dei capi”, “Distretto di polizia”, “La Uno bianca”, e “Squadra Antimafia”,
avrebbe la ferma intenzione di produrre una miniserie, in due puntate, per
Canale 5, sul caso di Yara Gambirasio, speculando sullo stupro e
sull'assassinio efferato di una bimba di appena 13 anni.
Mi domando come sia
possibile il solo pensiero di un'operazione del genere. La storia di Yara pare,
infatti, che diverrà un giallo: protagonista un capitano dei Carabinieri, che
si troverà impegnato a risolvere il mistero legato all’omicidio. A quanto pare,
la Taodue, già da tempo, stava lavorando a questa miniserie ed aspettava solo
che si arrivasse all'individuazione del colpevole, per poter avviare le
riprese.
Il produttore Valsecchi ha affermato che la fiction non deve essere
intesa come un modo per fare incassi, attirando l’opinione pubblica sul caso di
Yara, ma ha lo scopo di mettere in evidenza il duro lavoro, svolto dalle forze
dell'ordine, per arrivare ad arrestare Massimo Giuseppe Bossetti, con tutte le
nuove sofisticate tecnologie, utilizzate in campo investigativo.
A me questo pare
solo un fragile e comodo alibi, in un caso di necrofilia mediatica e di
necrofagia gossipara, sulla morte violenta di una minorenne, per la quale
ancora non esiste la sicurezza matematica ed incontrovertibile di un colpevole
certo.
Personalmente, non
sono per nulla d’accordo, anzi, sono sommamente indignato; se si intendeva
girare una fiction per esaltare l'operato delle forze dell’ordine, era
sufficiente interpellare un abile sceneggiatore, per scrivere una storia che
non avesse nulla a che vedere con questa tragica vicenda di cronaca. Io spero
che la famiglia di Yara sappia opporsi, con tutte le forze, a questa operazione
sgradevole ed ambigua, e che insorgano numerose voci ad appoggiare un loro
auspicabile rifiuto.
C'è un limite, di decoro, di decenza e di etica, che non
deve essere mai oltrepassato; non si possono offrire in pasto ai
telespettatori, di ogni età, certi abominii, pur mettendo in campo qualsiasi
giustificazione.
Io proverei un orrore insopportabile, al solo pensiero di
dover assistere, un giorno, su Canale 5, a determinate, mostruose scene di morte.
Franco Bifani
Nessun commento:
Posta un commento