Sarà il Presidente del Senato Pietro Grasso ad inaugurare i "Laboratori della Speranza" il prossimo 1° ottobre alle ore 18.00 al Centro Interparrocchiale di San Michele a Fidenza.
In quest'occasione il Presidente del Senato presenterà il suo ultimo libro "Liberi tutti", che racconta della sua esperienza come magistrato e procuratore nazionale antimafia.
Pietro Grasso ha lottato perché tutti, anche nelle aree più difficili del nostro paese, potessero avere una Speranza e ora prova a farlo dai vertici dello Stato.
Pietro Grasso ha lottato perché tutti, anche nelle aree più difficili del nostro paese, potessero avere una Speranza e ora prova a farlo dai vertici dello Stato.
L'incontro, che avrà per titolo "Liberi tutti. Per diventare cercatori di Speranza", organizzato da Consulta per la Pastorale Giovanile, Azione Cattolica Diocesana e Progetto Link vedrà i giovani e adulti della nostra Diocesi confrontarsi con la seconda carica dello Stato sul tema della Speranza.
Il Presidente del Senato arriverà in città alle ore 17.30 e si recherà in visita alla Cattedrale, dove sarà accolto dal Vescovo di Fidenza S.E. Mons. Carlo Mazza e dal parroco Don Stefano Bianchi.
Il Presidente del Senato arriverà in città alle ore 17.30 e si recherà in visita alla Cattedrale, dove sarà accolto dal Vescovo di Fidenza S.E. Mons. Carlo Mazza e dal parroco Don Stefano Bianchi.
La Speranza, tema scelto dal Vescovo per l'anno pastorale 2013-14, sembra oggi una chimera soprattutto per le giovani generazioni. Il Vescovo, nella sua lettera pastorale ha indicato concetti chiari che saranno la base della discussione con il Presidente Pietro Grasso.
"La Speranza infatti – afferma Mazza nella sua lettera – non è automatica, ma scende dall'Alto: non è un'abitudine ma una decisione" e poi ancora citando la martire ebrea Etty Hillesum "Non basta la sopravvivenza. Occorre che nelle risposte che cerchiamo ogni giorno viva quel "di più" che vogliamo dalla storia e che ci permette il salto di qualità".
"La Speranza infatti – afferma Mazza nella sua lettera – non è automatica, ma scende dall'Alto: non è un'abitudine ma una decisione" e poi ancora citando la martire ebrea Etty Hillesum "Non basta la sopravvivenza. Occorre che nelle risposte che cerchiamo ogni giorno viva quel "di più" che vogliamo dalla storia e che ci permette il salto di qualità".
Per cercare quel "di più", giovani ed educatori daranno vita ai "Laboratori della Speranza" seguendo l'esperienza vissuta lo scorso anno dei "Laboratori della Fede", e il Presidente Grasso sarà chiamato ad inaugurare questo cammino, rispondendo alle sollecitazione che verranno direttamente da alcuni rappresentanti dei giovani.
Nel suo ultimo libro indirizzato proprio ai giovani Pietro Grasso fa una dedica particolare al nipote Riccardo e "a tutti i ragazzi animati dalla speranza di realizzare le loro idee, i loro desideri, i loro sogni di rendere il mondo più libero e più giusto".
I giovani e i ragazzi di Fidenza vogliono condividere con Pietro Grasso il suo appello appassionato, perché i loro coetanei sappiano affrancarsi dai soprusi, dalla violenza e dall'ingiustizia, che spesso questa società pare offrire loro come piatto unico. In questo rimangono uniti agli adulti, genitori, educatori e uomini di buona volontà.
Nel suo ultimo libro indirizzato proprio ai giovani Pietro Grasso fa una dedica particolare al nipote Riccardo e "a tutti i ragazzi animati dalla speranza di realizzare le loro idee, i loro desideri, i loro sogni di rendere il mondo più libero e più giusto".
I giovani e i ragazzi di Fidenza vogliono condividere con Pietro Grasso il suo appello appassionato, perché i loro coetanei sappiano affrancarsi dai soprusi, dalla violenza e dall'ingiustizia, che spesso questa società pare offrire loro come piatto unico. In questo rimangono uniti agli adulti, genitori, educatori e uomini di buona volontà.
L'incontro del 1° ottobre è aperto a tutta la cittadinanza.
Ufficio Stampa Progetto Link Aps
Massimiliano Nuti
Massimiliano Nuti
Il libro
"Mi chiamo Pietro Grasso e sono procuratore nazionale antimafia" così inizia " Liberi tutti" lettera a un ragazzo che non vuole morire di mafia, edito da Sperling & Kupfer. Il percorso autobiografico di un uomo che da quaranta anni convive con la mafia, una vecchia nemica di cui riconosce ogni venatura, il volto cangiante dalle mille maschere, l' olezzo acre e persistente, le trame e le regole segrete, i rituali, l' idioma.
di Francesca Motta - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/12OlCw
Mi fa piacere e, nel contempo, mi stupisce che un vescovo cattolico ricordi una scrittrice ebrea. In italia, è una misconosciuta, e solo a Milano le hanno intitolato una piazzetta, nel centro storico.
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