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mercoledì 14 febbraio 2018

La Morte, 'A Livella, non è uguale per tutti


Mal comune…

Nadia Toffa è tornata a “Le Iene” e ha raccontato i suoi ultimi due mesi dopo il malore. "Ho avuto un cancro. In questi mesi mi sono curata: prima ho fatto l’intervento, poi la chemioterapia e la radioterapia. L’intervento ha tolto interamente il tumore, ma poteva esserci una piccola cellula rimasta e quindi ho seguito i consigli del medico e le cure previste. Ora è tutto finito: il 6 febbraio ho finito la radio e la chemio".
Ho visto quella puntata de “Le Iene”, e mi sono sentito molto compartecipe.
Nel 2008, ho ospitato anch'io un tumore, che mi è cortesemente ritornato, dopo solo un paio di anni, ed anch'io ho dovuto sottopormi a radioterapia ed ormonoterapia. Ho evitato, per ora, la chemio.
Mi basta l'ormonoterapia, comunque,  a succhiarmi ogni linfa vitale, ogni energia di tipo e di genere maschile. Ma, o mangi 'sta minestra, o salti dalla finestra, cioè puoi andarti a scegliere il cofano funebre, in anticipo, in attesa della Commare Secca.
La Toffa si è commossa ed ha commosso.Però, poi, ho anche pensato a tutti coloro che avevo incontrato, in Radioterapia, a Parma, per due mesi, ogni mattina, per l'irradiazione. Lì, ho visto bimbi ed adolescenti, senza capelli, con berretti o bandane a coprire la nudità del capo. E tante donne, anziane e giovani; alcune, non le ho più riviste.
Io ero l'unico, con la mia cara e paziente Betta, a ridere e a scherzare: incosciente, disconnesso mentale?  Ma non mi sono mai sentito, nemmeno ora, un guerriero od un tipo figo; non combatto con un tumore, cerco solo di sintonizzarmi altrove.
Ora, dopo le parole commosse della Toffa, dopo aver ingollato il solito pastiglione serale di ormoni, ammazza-fisico-e-psiche, ho pensato a chi si becca uno stramaledetto tumore, ed è solo come un cane, anzi, di più, e soffre terribilmente, per il cancro e per la sua solitudine gelida, senza che nessuno lo abbia minimamente in nota.
E se ne va, in un lettuccio d'ospedale, se gli va bene, o a casa, se ne ha una. Dimenticato, diseredato, abbandonato da Dio e dagli uomini, senza una speranza, il calore di una mano, di una parola di conforto.
La Morte, 'A Livella, non è uguale per tutti.
Oltre ai miei cari, ci sono, ora, a tenermi compagnia, due nuovi micetti, tremendi, più vicini loro di tanti che, pur sapendo delle mie condizioni, non  si sono peritati dall'ignorarmi, e non solo.
Vorrei scrivere, a Nadia; non so se mi risponderà, non sono famoso, ma non importa, spero solo che mi legga e che quanto ho scritto la possa confortare, anche solo un poco, e ci faccia sentire legati da una vicenda comune.

Franco Bifani

2 commenti:

  1. Biffino, sono senza parole, come mi capita spesso, leggendoti.

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    1. Solo tu, Clary, donna più unica che rara, hai saputo rispondermi, con poche, significative parole. Sei una grande, inestimabile amica.

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