Il Consiglio comunale, è stato convocato in seduta solenne venerdì 30 novembre 2018 nella Sala consiliare per la celebrazione della "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne"
Dopo il saluto del Presidente del Consiglio comunale, Amedeo Tosi che integralmente riportiamo, il primo intervento è dell'Assessore al Welfare, Associazionismo, Terzo settore, pari Opportunità, Alessia Frangipane.
Sono seguiti poi gli interventi dell'Avv.ta Samuela Frigeri Presidente Centro Antiviolenza di Parma: su "La legge 4/2018 a tutela degli orfani di crimini domestici, focus sul territorio" e della Dott.ssa Anna Lisa Pigazzani Assistente sociale Asp Distretto di Fidenza: "Il ruolo del Servizio Sociale, focus sul territorio".
Prima delle conclusioni del Sindaco Andrea Massari sono intervenuti i Consiglieri Comunali Angela Amoruso, Francesca Gambarini, Davide Rastelli e Marco Gallicani.
L'intervento di saluto ed apertura del Presidente del Consiglio Comunale Amedeo Tosi
Il Consiglio Comunale di Fidenza, in seduta solenne, celebra oggi la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” e grazie al contributo dell’avv. Samuela Frigeri e della dott.ssa Anna Lisa Pigazzani che ringrazio di cuore a nome di tutti consiglieri, oggi verrà approfondita la recente Legge 4/2018 che si occupa della tutela degli orfani di crimini domestici.
I numeri relativi all’ultimo anno - 2017 mostrano in modo più che mai eloquente la drammaticità della situazione che stiamo vivendo in Italia.
Prendendo i Centri antiviolenza come indicatore del fenomeno, nel 2017 secondo l’Istat le donne che si sono rivolte a queste strutture sono state 49.152. Di queste 29.227 hanno iniziato un percorso di uscita dalla violenza. Il 26,9% delle donne che si rivolgono ai centri sono straniere e il 63,7% ha figli, minorenni in più del 70% dei casi.
Un dramma quello della violenza contro le donne emerso, anche culturalmente, in tempi molto recenti.
Nel secolo appena concluse molte storie di donne hanno contribuito a cambiare la storia di tutti. Alcune loro scelte hanno cambiato le nostre vite, il modo di guardarci, di parlarci e di lavorare insieme.
Nel 1965 – 53 anni fa - ad Alcamo, la diciassettenne Franca Viola venne rapita da un ammiratore respinto, Filippo Madonia, e costretta ad avere rapporti sessuali con lui. Il codice penale, fino ad allora, ammetteva la possibilità di cancellare il reato attraverso il “matrimonio riparatore”. Dopo otto giorni di violenze Franca Viola venne liberata ma non accettò di sposare il suo torturatore. Il suo diniego fece scandalo ma soprattutto scosse le coscienze dell’Italia intera.
Anche se il cammino delle donne verso la piena cittadinanza è stato nel secolo scorso fondamentale per tutti, raramente le leggi hanno preceduto il cambiamento di percezione del senso comune, molto più spesso lo hanno rincorso. Pensate infatti che il reato del “delitto di onore” è stato cancellato nel codice penale solo nel 1981.
Solo nel 1996 la legge contro la violenza sessuale è stata approvata, fino ad allora era un reato contro la morale e non contro la persona.
La legge contro lo stalking è stata approvata nel 2009 fino ad arrivare alla ratifica della convezione di Instabul del 2013 dove si afferma in modo chiaro che la violenza contro le donne non è un fatto privato ma pubblico…cinque anni fa….
La Legge che ci verrà illustrata fra poco dall’avv. Frigeri prosegue questo percorso di normalizzazione delle leggi a quello che possiamo definire sia la giustizia di una società che si possa definire civile.
Oggi viviamo in un tempo di forte cambiamento ed incertezza sociale che porta la persone a chiudersi e ad aver paura. Personalmente ritengo che la nuova frontiera della politica sia quella ridare a tutti una serenità sociale che ci aiuti a vivere meglio, a rispettarsi e camminare insieme per costruire una società più giusta, accogliente e solidale. Non c’è dubbio che la prima battaglia culturale da vincere sia quelle del rispetto della donna.
Fidenza, 30 novembre 2018
Amedeo Tosi
Presidente del Consiglio Comunale
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