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giovedì 5 settembre 2013

Programmi TV irrinunciabili

Il 9 settembre, alle 14,30, su Real Time,ci sarà l'esordio del programma “Guardaroba perfetto kids and teen”, che ha già sollevato un polverone, prima ancora di iniziare. La blogger Roberta Zappalà, sulla piattaforma change.org, ha lanciato una petizione per chiedere alla vice presidente dei canali di Discovery Italy, Laura Carafoli, la cancellazione del programma, dove una storica conduttrice di Real Time, Carla Gozzi, aiuterebbe tante brave mammine premurose a vestire meglio le figlie, pescando tra i capi del loro armadio.

"Il programma è contrario ad ogni principio, volto a tutelare i minori nella loro formazione, informazione, crescita e libertà", scrive la Zappalà, aggiungendo che "è privo di utilità sociale e culturale", mette "libertà e creatività infantile alla gogna" ed espone al rischio dell'omologazione, "in un momento di prematura personalità e coscienza individuale e sociale", il pubblico di bambine e adolescenti -dagli 8 ai 14 anni- al quale è dedicato.
La blogger conclude dicendo che la trasmissione conferma il cliché di una donna "con i tratti della perfetta donnina di casa, maniaca dello shopping compulsivo", che trova forma in un'educazione che, "sin dall'infanzia", "mira ad una prematura e fittizia distinzione dei generi".
Carla Gozzi - Guardaroba Perfetto
Le firme non hanno tardato ad arrivare, compresa la mia, e, al momento, i sostenitori sono quasi 1.400. La replica della Carafoli, riportata da Il Fatto Quotidiano, recita quanto segue: "Quest'iniziativa mi ha colta di sorpresa. Mi chiedo come si possa criticare un programma senza averlo ancora visto e come si possa pensare, conoscendo il nostro canale, che ci sia un intento diseducativo", aggiungendo che "accanto alle ragazzine ci saranno sempre -purtroppo, aggiungo io!- le madri e Carla Gozzi", la quale "non insegnerà loro a diventare delle fashioniste consumiste, ma a vestirsi al meglio usando i capi che hanno già nel loro guardaroba e aiutandole, con utili accorgimenti, a migliorarlo". Ed aggiunge che, in TV, si vede ben di peggio.
Al che la Zappalà, giustamente, ha ribattuto:"Considerare un programma buono o accettabile perché c'è di peggio credo sia una delle mosse più sbagliate". Io, poi, sono del parere -per carità, personalissimo!-, che non esista, nella programmazione di Real Time, una sola rubrica che risulti utile,educativa e stimolante.
Ma, purtroppo, i programmi per adulti, replicati in chiave adatta ai bambini, si moltiplicano a una velocità impressionante (a breve in Italia arriverà Junior Masterchef) e la cosa non fa affatto ben sperare per la futura qualità della televisione e delle nuove generazioni.
In molti hanno anche affermato che il programma è sessista; infatti, viene preso in considerazione solo il pubblico femminile, anche perché è quello tipico di Real Time, seguito da donne tra i 25 e i 55 anni d'età. Età anagrafica, certamente: ma quella intellettiva, e la qualità e quantità culturale?
Franco Bifani

2 commenti:

  1. Leggendo il tuo servizio, Bifani, ho pensato: "E se tenessimo la televisione spenta diverse ore al giorno?" Poi sono arrivata alle ultime due righe ed ho capito perché accendo la TV tanto raramente. I 55 anni d'età li ho passati da gran pezza.

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  2. Clary, tu sei una persona fuori dalle misere leggi del,tempo e dello spazio, sei ovunque e da sempre, non soggiaci all'età ed ai luoghi. Io seguo, in TV, ben pochi programmi, utili e dilettevoli, ma anche solo,di evasione totale, quando ne sento il bisogno, per far riposare la scimmia impazzita del mio cerebro in ebollizione.

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