Per rispetto al povero giornalista americano, James Foley, sgozzato dalle belve dell'ISIS, non ho osato guardare l'infame “Messaggio all'America”, che un boia, vestito di nero, come l'animaccia sua, lanciava non solo agli USA, ma a tutto il mondo occidentale.
Ma mi sembra chiaro che è venuta l'ora in cui l'Occidente tutto debba reagire, con forza e decisione, per fermare, come ha detto espressamente persino Papa Bergoglio, un nemico ingiusto; Bergoglio non poteva che raccomandare di evitare i bombardamenti.
Ma sappiamo bene, invece, che per contrastare questi integralisti, massacratori di esseri umani innocenti, -in nome di Dio, fra l'altro, come sempre-, non bastano i raids aerei. Costoro distruggono e trucidano, vilmente, tutti e tutto quello che non si confà e non si conforma alla loro infame idea di fede e di sistema politico, senza risparmiare le donne, rese schiave, ed i bambini, macellati come agnelli.
Non si può rimanere colpevolmente inerti di fronte a questi beccai fanatici. Nessuno si ricorda a quali orrende conseguenze ci portò l'irresponsabile arrendevolezza nei confronti del nazifascismo, con oltre 53 milioni di morti, soprattutto civili?
E' necessario far capire, a questi macellai di esseri umani, che si farà loro guerra, senza limitarsi ad inviare una manciata di truppe, tanto meno quelle, disarmate ed inerti, dei Caschi Blu dell'ONU.
Saranno necessarie ingenti forze di terra, senza limitarsi a svogliati e sporadici bombardamenti aerei, con cui procurarsi alibi etici e politici di comodo.
E sarebbe anche un'ottima iniziativa quella di controllare più strettamente i movimenti degli immigrati provenienti dal Nordafrica e dal Medioriente, soprattutto per quanto fanno e predicano, al riparo delle moschee, tanti, troppi imam, fanatici fautori dell'espansione religiosa e politica della Mezzaluna. Bisogna finirla di concedere a tutti, senza alcun controllo preventivo, lo status privilegiato di rifugiato politico ed avente diritto di asilo.
Non mancano poi, purtroppo, anche tra i musulmani di seconda e terza generazione, fanatici ed esclusivi fautori dell'egemonia musulmana sul territorio stesso, in cui sono nati e vivono.
Sono stati accolti, con eccessiva generosità e liberalità e in modo indiscriminato, qui da noi, che pure siamo tacciati di razzismo, fascismo e xenofobia, dai soliti compagnucci della parrocchietta, dai beceri e melensi sinistroidi da vetrina e da parata, quando siamo proprio noi italiani a dover subire questi sentimenti negativi.
I musulmani non hanno dimenticato e mai dimenticheranno le Crociate, Lepanto, Poitiers; e rivendicano la riconquista di terre europee, come la Spagna, ancora recentemente considerata come terra di civiltà islamica. In ogni nazione europea, sono già presenti ed attive le avanguardie e le quinte colonne dei talebani islamici, pronti a ripetere, sugli infedeli e miscredenti, l'esecuzione barbara di Foley.
Last, but not least, stiamo ancora aspettando qualche minimo sospiro o sussurro di condanna, da parte dei cosiddetti moderati islamici, qui in Italia, come altrove, nel mondo.
Chi tace, acconsente, forse?...
Franco Bifani
Sulla prima parte del tuo servizio, Biffino, ho qualche dubbio. Non sono sicura che qualcuno riesca a far capire checchessia a costoro, né con le buone, né con le più cattive. Invece concordo appieno sull'iniziativa di controllare sistematicamente i loro movimenti, nella nostra Patria e vedrei meglio ancora, una politica di respingimento. Adesso sarebbe ora di ripudiarli veramente, ma ci dev'essere sotto qualche interesse occulto. Per forza! Altrimenti non si spiegherebbe l'accoglienza sfrenata che sta rasentando la compulsione per non dire la follia, ottemperata dall'Italia.
RispondiEliminaColpirne uno per educarne cento. Cominciamo a fare come i Turchi e i Greci, una bella mitragliata al primo gommone e vedrai come gli altri tornano indietro alla svelta
RispondiEliminaSecondo me come al solito...qualcuno ci guadagna, tipo ad esempio le Coop di accoglienza. ...altrimenti tutto questo non avrebbe senso. Concordo con la tesi che si debba reagire fermamente di fronte a questi mostri...ho purtroppo visto foto incredibili di donne e bambini inermi sevizio ti coi crocefissi in modo non racconta bile. Questi scarafaggi vanno schiacciati fino all ultimo ovunque siano e il prima possibile insieme al rimpatrio di coloro che nn abbracciano la civiltà in modo aperto e pubblico. Da subito che il 900 sia almeno di insegnamento. I nazisti nn si sarebbero fermati e fare prima è meglio di dopo...
RispondiEliminaDa sottolineare che l'esperto sgozzatore parlava con forte accento londinese. Quindi, o era un convertito che ha voluto sottolineare la sua apostasia con questa onorevole impresa, o era un islamico di seconda o terza generazione. Comunque, tutte le eroiche imprese dei guerrieri di Allah dell'ISIS si riducono a rapimenti di donne e a fucilazioni di massa di civili. Questo denota la loro appartenenza a tendenze nazifasciste e maschiliste abominevoli. La loro giusta punizione sarebbe l'evirazione, dato che ragionano solo con quei pochi cm. che si ritrovano in mezzo alle gambe. Gino Strada e la sua soave pargola hanno invocato l'intervento delle truppe dell'ONU, che, di solito, si sono sempre dimostrate agguerrite ed efficientissime, nel dirimere questioni internazionali.
RispondiEliminaPiù realmente, da applicare senza se e ma, chi è senza un lavoro da oltre 3 mesi accertato: a cà!
RispondiEliminaI barconi non trasportano certo qui da noi eventuali infiltrati talebani islamici; quelli sono già qui, ben presenti, in Italia, da decenni, insospettabili ed invisibili. I poveracci dei barconi, da non mitragliare assolutamente, purtroppo, ci importano malattie, ormai debellate, qui da noi. In quanto alle disoccupazione prolungate, ne soffrono anche milioni di giovani italiani, il 44%, dicono le statistiche. Piuttosto, trovo ingiusto che venga corrisposta, a chi non lavora,ed oltretutto delinque, una diaria tra i 35 e i 50€; ma non solo, se si verificano ricongiungimenti con parenti oltre i 65 anni, viene elargita agli arzilli vecchietti una pensione, anche se non hanno mai lavorato un solo minuto, né in patria, né, tantomeno, qui in Italia. Perché mai? Ciò quando tanta gente, nostrana, soffre di indigenza e vivacchia con una pensione indecente, va a prendere pasti alle mense parrocchiali e si veste dalla Caritas, senza poi integrare la sportina quotidiana stazionando fuori dai vari supermarket, ad elemosinare, o importunando chi vorrebbe posteggiare fuori dagli ospedali. Ma aiutare compatrioti poveri non fa notizia e non conferisce lustro politico, mentre l'aiuto indiscriminato agli immigrati porta onore e buoni-premio, soprattutto presso certe congreghe partitico-politiche.
RispondiEliminaMi permetto un'ultima osservazione; uccidere è sempre, credo, una cosa terribile, anche se compiuta per legittima difesa, troncare una vita, a distanza ravvicinata, deve essere un'esperienza inaudita, insopportabile. Ma trucidare un essere umano, a qualsiasi fede, sesso, etnìa, ceto e censo appartenga, troncandogli il capo, dopo averlo sgozzato, ed operando uno strattone per spiccarlo dall'osso del collo, credo che costituisca un gesto infame. Ha compiuto un'esecuzione, quell'infame carnefice, che corrisponde alla macellazione halal, applicata, però, su animali. Quella decapitazione, con successiva deposizione della testa sulla schiena del poveretto, è uno sfregio ripugnante, compiuto, a bella posta, per disprezzo verso il nemico. Non si poteva mandarlo all'altro mondo con un colpo alla nuca? Si è voluto, invece,sputare, appositamente, sulla sua appartenenza alla specie umana, staccandogli dal corpo il simbolo stesso della razionalità, degli affetti, dei sentimenti, la centrale del pensiero e del funzionamento di tutto il nostro fisico e della nostra psiche. Spero che quel miserando boia venga catturato; ma non gli si deve applicare la legge del taglione -nomen omen!-, deve marcire a vita, isolato dal mondo, preferibilmente in un porcile o in una stalla, dato che non si tratta di un appartenete al genere umano.
RispondiEliminaVorrei far presente che esiste anche un'altra questione sottovalutata, identificabile nell'insegnamento scolastico che i figli degli immigrati ricevono in Italia. Sono un anziano operatore scolastico e ho notato quanto potente sia il "profumo di libertà" trasmesso in automatico dalla scuola, a fronte di un ristretto numero di ragazzi, soprattutto maschi, che incapaci di crescere con sacrificio ricorrono al fanatismo, esiste una ENORME maggioranza silenziosa di alunne e alunni che una volta assaporato il profumo della libertà di pensiero. parole e opere, danno una nuova linea interpretativa alla loro religione portandosi su uno stato evolutivo più consono all'attuale livello di coscienza dell'umanità. Quindi se riusciamo a contenere il fanatismo dei furbacchiotti maschilisti mussulmani senza esagerare con la violenza ma usando piuttosto l'astuzia e i servizi segreti, man mano che passa il tempo le nuove generazioni di mussulmani saranno molto meno fanatiche e molto più tolleranti.
RispondiEliminaRingrazio l' "anziano operatore scolastico" di questa testimonianza che indica anche l'unica via percorribile, unica anche nella speranza. Tutto il resto nasce dalla paura. La scuola è in prima linea, stiamo vicini ha chi oggi vi opera, non accontentiamoci di mandarvi figli o, nel mio caso, nipoti.
EliminaFosse tutto così semplice, come scrive l'anziano operatore scolastico! Io ho insegnato per 38 anni, ma che c'entra con l'educare i pargoli islamici la mia capacità didattico-pedagogica? Conosco convertiti all'Islam e musulmani marocchini, anche qui, a Fidenza, che non frequentano altro che correligionari, anche sul loro profilo Facebook, e sono attivissimi specie nel propagandare la loro fede, ad ogni costo e con ogni mezzo, coadiuvati dai soliti buonisti e calabrachisti di sinistra e sinistri.
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